I più piccoli si lasceranno incantare dal ritmo cadenzato delle parole; si lasceranno traghettare in una primavera di sogni, dove le rime si illuminano di grazia e la natura domina. Ma la natura che crea la fantasia di Marissa è singolare, perché funziona al contrario: è così che esistono pesciolini parlanti e lupi erbivori. E poi c'è il breve racconto del dentino, i noiosi capricci di una principessina, le righe sui papà, le zie, insomma, nelle pagine di Filastrocche e rime lente c'è tutto il mondo dei bambini. La forza di questo libro sta nella leggerezza espressiva dei temi trattati: libertà, uguaglianza, rispetto di sé, degli altri, della natura. «Rispettano tutto quello che la natura regala e, per questo, non pensano di sporcarla, inquinarla e tantomeno sprecarla.»
Per scrivere le sue storie, l'autrice si pone dalla parte dei piccoli, osserva il mondo con il loro sguardo privo di pregiudizi, ed è per questo che la lettura è consigliata anche – soprattutto – ad un pubblico adulto. Perché è al disincanto degli adulti che l'autrice si rivolge; queste brevi storie vogliono essere una spinta alla riflessione su quanto potere abbia la futilità dell'esistere a scapito dell'intensità della bellezza, seppure di un solo istante. Non c'è nelle intenzioni di chi lo scrive un intento paternalistico, ma è un libro che educa all'ascolto delle esigenze bambine degli adulti oltreché a riconoscere le velate richieste dei nostri piccoli. È una buona lettura anche per avviare i bambini al mondo della lettura, attraverso l'ascolto delle storie animate o sussurrate loro dai genitori, un modo per ampliare l'immaginazione e immergersi nelle meraviglie dell' immaginazione.