È quello che sta per scoprire il giovane Leo, arrogante e ricco rampollo dell’alta società milanese, colpevole otto anni prima di aver assassinato brutalmente una giovane 19enne che non voleva prestarsi a giochi erotici estremi e sequestrato, insieme all’avvocato di famiglia, subito dopo essere uscito dal carcere per buona condotta.
Chi sono i colpevoli del rapimento del giovane Zender e dell’avvocato Raciti? La lista degli indiziati è molto lunga, perché la famiglia Zender, tra le più importanti dell’imprenditoria lombarda, ha anche legami con la malavita, oltre ad aver fatto fallire diverse aziende più piccole, mentre l’avvocato Raciti ha più volte salvato dall’ergastolo criminali delle peggiori specie.
Per Enea e Paride, gli ispettori conosciuti nel Distretto come "i due Troiani" per via dei loro nomi di battesimo ed incaricati dell'indagine dal commissario Riotti, inizia così una lotta contro il tempo e contro se stessi. Trionferà in loro il senso di giustizia legale, che vuole che ritrovino i due sequestrati, o quello di giustizia morale, che vuole che i sequestratori abbiano finalmente la loro vendetta?
In un crescendo di colpi di scena e riflessioni impegnative, la verità verrà a galla solo alla fine in questo giallo ben scritto e studiato alla perfezione dalla penna ingegnosa del milanese Giampiero Del Corno, classe 1956 con l’hobby dello sport e dei romanzi polizieschi, e già al lavoro per il suo secondo libro “Il respiro di Leonida”, dove ritroveremo gli stessi protagonisti frutto della sua fantasia.