La raccolta di poesie del ventenne Edoardo Santi è questo e molto altro perché, nelle 174 pagine edite da BookSprint anche in formato ebook, il giovane autore, originario di Roma e iscritto all’Università della Tuscia, indirizzo Lettere moderne (scienze umanistiche), spera di ridare lustro a quella che per lui è una forma d’arte ormai sottovalutata. Con questo libro Edoardo Santi spera di ri-avvicinare i lettori alle poesie perché la poesia è potente, ha una forza interiore che ha la necessità di ri-collegarsi con la gente. E prova a farlo con una penna bizzarra e creativa, espressione del cambiamento che l’autore stesso ricerca.
Il titolo stesso, che sembra appartenere più ad una penna esperta che ad un giovane poeta, richiama il senso stesso della poesia: un fiore che deve sbocciare nell’intimo di ognuno di noi, che va coltivato affinché tocchi le corde giuste dell’anima e solleciti quella solitudine che è sola di ogni essere umano. Una solitudine positiva, un proprio spazio all’interno del cosmo.
Così “Un fiore colto nel giardino del pensiero – la voce dei poeti” si dipana su temi variopinti e varieganti quali la donna, l’amore, la guerra e la natura, con l’autore (che dice di ispirarsi al grande poeta turco Nazim Hikmet) che di volta in volta dà un giudizio sulle vicende dell’uomo. Una raccolta di poesie che è il frutto di un lavoro lungo quasi cinque anni, ma che per Edoardo Santi, che scrive da quando aveva 12 anni e che trova nella scrittura una necessità impellente come mangiare o bere, ha un grande obiettivo: quello di provare a cambiare il mondo, pur sapendo, però, che la poesia è in continuo cambiamento, ma non riuscirà a modificare il mondo che, viceversa, ha cambiato e continua a cambiare la poesia.