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BookSprint Edizioni Blog

BookSprint Edizioni

Intervista all'autore - Faustino Neri

Venerdì, 18 Agosto 2017 12:24 Published in Interviste agli Autori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere è la mia droga. Non bevo alcoolici, non fumo, non assumo sostanze dopanti, non bestemmio. Scrivere è la mia droga e nella graduatoria delle emozioni che suscita in me, occupa il secondo posto, dopo gli affetti familiari.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Questo libro racconta la storia della mia famiglia e delle famiglie contadine che popolavano la Valle dello Scerfio, un piccolo comprensorio agricolo del Valdarno superiore, in provincia di Arezzo. Il mio libro è il romanzo che traduce i gesti in parole, fedele alla realtà vera.

Intervista all'autore - Antonio Fazzino

Venerdì, 18 Agosto 2017 12:09 Published in Interviste agli Autori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

È il momento di poter trasmettere alle genti, ai popoli il significato del senso della vita, non di sola materia, ma soprattutto di spirito, così come visto da me che scrivo, dopo aver acquisito un consistente bagaglio di esperienza e di riflessione. L'emozione che si prova, è quella di aver trasmesso alle genti la realtà del pensiero con coraggio e intelligenza, e mai un semplice pensiero, verbale ed illusorio, inconsistente e caduco.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Non tanto della mia vita reale, tranne qualche riferimento per meglio rappresentare il mio pensiero nella trasmissione ai popoli, alle genti, di quella nuova novella di Dottrina Spirituale Universale, di fede in quella Entità Spirituale, che è Dio Spirito Supremo.

Intervista all'autore - Rossella Dettori

Giovedì, 17 Agosto 2017 12:50 Published in Interviste agli Autori

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono nata e cresciuta in Sardegna, una terra lambita dal mare e solcata dal vento, che ancora sa mostrarsi, in non pochi suoi tratti, selvaggia e magnifica.



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Non ho dubbi: "Un sacchetto di biglie", di Joseph Joffo! È un romanzo di formazione, una meravigliosa avventura nei cupi meandri della Seconda Guerra Mondiale, vissuta da due fratelli.



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

Non vedo vincitori e vinti, se si tratta sempre di creatività e cultura.



4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

Fu senz'altro un colpo di fulmine a tre quattro anni, quando chiesi a mia madre di insegnarmi a leggere. Dovetti essere molto colpita da quegli strani, magici segni sulla carta. La scrittura come esercizio seguì di poco. Forse più ponderatamente, in seguito ad un'esperienza dolorosa, composi la prima poesia a nove anni.

Intervista all'autore - Claudio Forlani

Giovedì, 17 Agosto 2017 12:25 Published in Interviste agli Autori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

"L'ispirazione mi arriva dall'alto, ma, qualche volta, durante un temporale". Ho iniziato a scrivere “poesie” intorno ai 18 anni. Avevo un quaderno a fogli arancioni che non trovo più, di conseguenza la maggior parte degli scritti dell’epoca sono andati persi, fatta eccezione per quelle poche che ricordo a memoria. La parola poesie l’ho scritta volutamente fra virgolette in quanto non le ritengo tali nel senso letterario della parola, non sono padrone della tecnica di scrittura, della metrica e tantomeno delle rime e ancor meno mi ritengo un poeta. Sinceramente, non mi interessa nemmeno di esserlo. Quello che mi interessa è il riuscire a comunicare stati d’animo, emozioni, illusioni, delusioni in modo semplice e diretto, portando o cercando di portare il lettore ad immedesimarsi in quelle. Si dice comunemente che le persone si sono allontanate dalla poesia, ma non è vero, è piuttosto vero il contrario, cioè che il poeta si è allontanato dalle persone. Lo stesso vale nell’ambito della politica. Non esistono più poeti del calibro di Leopardi che con poche semplici parole ti facevano scivolare nel loro mondo e viverne gli istanti, viverne le emozioni e in esse ritrovar se stessi.

Intervista all'autore - Arianna Vitti

Mercoledì, 16 Agosto 2017 12:38 Published in Interviste agli Autori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere è quell'insieme di parole che unite diventano vero e proprio sentimento, quell'unione di lettere che trasmette la forza delle tue sensazioni. A volte mi basta un colpo di palpebre, per essere catapultata in un mondo fatto di memorie, fotografie, pagine ingiallite, silenzi e battiti. Un mondo in cui i sospiri vengono ascoltati, con estrema attenzione. Un mondo in cui anche il passo più delicato e silenzioso fa rumore, e racconta storie. Un mondo per poche anime.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Credo che quando si scrive, si pensa sempre a qualcuno, a una determinata emozione, a qualcosa che è rimasta incastrata tra gli occhi, le parole e le sensazioni; perché al suo interno c'è sempre una parte di viaggio personale.

Intervista all'autore - Luigi Mammana

Mercoledì, 16 Agosto 2017 12:13 Published in Interviste agli Autori

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Potrei dire di essere nato nel momento stesso in cui ho iniziato a riflettere sulla vita, ma questa è solamente la seconda nascita. Di fatto sono nato a Patti nel mese di Dicembre del lontano 1989. La mia infanzia è stata caratterizzata da una particolare serenità, vissuta in un luogo incantevole come il promontorio del Tindari. Con i primi malesseri ed entusiasmi ho iniziato a sentire la necessità di mettere su carta i miei pensieri; la notti insonni, così, sono diventate più tollerabili. Frequentavo il terzo anno di liceo scientifico quando la filosofia mi venne in aiuto, mettendo ordine nei miei pensieri "invasati" dal cruccio della libertà. Del resto, non mi ritengo uno scrittore, ma semplicemente lo scrutatore dei miei stessi pensieri, tuttavia ho iniziato a notare che i miei scritti piacciono, nonostante l'amarezza che li contraddistingue; adesso scrivere è un modo di esorcizzare la tristezza.

Intervista all'autore - Gianni Petolla

Mercoledì, 16 Agosto 2017 11:36 Published in Interviste agli Autori

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono nato a Villafranca di Verona e da quanto mi ha sempre detto mia madre, in una notte serena con tanto di luna piena. Poi mi sono trasferito per viverci fino al matrimonio in un paesino poco lontano, la Rizza situato nella rigogliosa e prospera campagna veronese.



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

La Bibbia, libro che ha caratterizzato tutto il mio percorso umano e di fede, scoperto, aimè, solo in età avanzata.



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

È una moda, come il CD a scapito dell'ellepì, moda che ora, dopo tanto tempo, fortunatamente sta tramontando.

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Mi chiamo Maria Teresa, sono nata nel 1992. Ho vissuto nella mia città natale fino al 2004. Quello stesso anno, dopo la morte di mia madre, mi sono trasferita al sud, città natale dei miei genitori. Non ho deciso di diventare una scrittrice, anche perché non mi reputo tale. Ma mi è sempre piaciuto leggere, e con gli anni, ho sempre scritto idee e storie che mi frullavano in testa, su dei semplici fogli.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Personalmente dedicherei alla scrittura e alla lettura 24h su 24h. Ma gli impegni quotidiani non lo permettono. Però posso dire, che ogni qualvolta riesco a ritagliare un po' di tempo, mi estraneo da tutto ciò che mi circonda, con un buon libro o con un foglio bianco e una penna, dove faccio prendere forma ai miei pensieri.

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

La scrittura è sempre stata la mia passione. Nelle classi elementari ebbi come insegnante di italiano una Suora bravissima. Era appassionata dell'insegnamento: ci aiutava con letture che ci portavano a riflettere, ci comunicava la gioia di vivere, di stare insieme, di dare agli altri il meglio di noi stessi. E proprio nelle classi elementari iniziai a scrivere versi poetici che rivelavano il mio intimo.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Non c'è un momento particolare. Avendo insegnato per tanti anni tutti i momenti erano buoni. Preferisco i momenti di solitudine, di tranquillità. Quando scrivo libri cerco di essere fedele agli orari e di rimanere per lungo tempo in riflessione.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Rosario Livatino, il giudice ragazzino, come lo chiamava Giulio Andreotti.

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Nata e cresciuta tra il mare e la montagna, in un piccolo paese nella Provincia Granda (Cuneo).



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Amo scrivere ma ho poco tempo per leggere, i libri che ho letto sono stati scelti per particolari motivi, occasioni o passioni. Consiglierei nessun libro in particolare, ma di entrare in libreria o biblioteca e lasciarsi guidare dai colori, font, odori...ah com'è buono l'odore della carta!



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

Tendo a essere parecchio tradizionalista, amo l'antico, ciò che è vecchio e ha molto da raccontare ancora e faccio fatica a pensare che un giorno tutta la magia del cartaceo svanisca. È qualcosa che sfiora e fa brillare quasi tutti i nostri sensi, anche per gli occhi la lettura sulla carta è meno stancante, ha quel "sapore" quel dettaglio in più che a parer mio il digitale non avrà mai, io stessa scrivo sempre prima a biro, sui fogli, prima di copiare il tutto al pc.

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