4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata perché ho scritto molto e Vito Pacelli mi ha dato la possibilità di rendere pubblico, ciò che invece sarebbe rimasto 'privato'.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ha influito molto, poiché il contesto forma una mentalità dalla quale difficilmente ci si riesce a liberare.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo per raccontare in un modo preciso e dettagliato tutti quei fenomeni ritenuti significativi a livello personale e collettivo.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è molto di me e delle vicende di questo frammento di storia che sto e stiamo vivendo.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
La vita con le sue vicende.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Mia mamma è stata la prima a leggere quello che ho scritto, perché ha avuto il difficile compito di trascriverlo.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
No. Il futuro della scrittura è vivere la vita in pienezza.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Può essere un modo purché non venga assolutizzato.