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08 Ago
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Intervista all'autore - Imma Pantone

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Diciamo che non ho mai deciso di diventare una scrittrice, semplicemente ho sentito in un certo periodo della mia vita, la necessità di annotare dei pensieri che, giorno dopo giorno mi hanno guidato nella stesura di questo racconto.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Mi piace molto scrivere durante la notte, quando non ci sono rumori che mi impediscono di ascoltare i pensieri.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Sinceramente preferisco leggere autori del passato, mi piacciono molto i grandi classici come “Il Gattopardo”, “L'amore ai tempi del colera”.



4. Perché è nata la sua opera?

La mia opera è nata spontaneamente da un flusso di emozioni che volevo raccontare.



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

L'uomo nella creazione del proprio sé non può prescindere dal contesto che lo circonda, l'ambiente esercita sempre una forma di influenza sulle nostre azioni, seppur minima.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Scrivere è un'evasione dalla realtà, è un allontanarsi per esplorare nuove vite ma, al contempo, restare legati alla realtà che ci circonda.



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

"Tutta colpa di quei silenzi!" è il risultato dell'elaborazione dei miei pensieri, per tanto è inevitabile che nel racconto ci sia un po’ di me, che emerge nei piccoli dettagli.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

No, l'opera non è stata elaborata in riferimento ad una persona specifica, perciò nessuno è stato fondamentale.



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

La prima persona che ha letto il racconto è stata una mia cara amica e devo dire che la sua reazione mi ha molto stupito, è come se la letture avesse liberato un vortice di emozioni.



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?

Certo l'e-book è una buona alternativa al libro cartaceo, permette di risparmiare carta e portare più libri con noi contemporaneamente ma, io preferisco sentire l'odore della carta quando sfoglio un libro e vedere la mia libreria crescere sempre di più dopo ogni libro letto.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Sicuramente una modalità interessante, che recherà diversi vantaggi.

 

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