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BookSprint Edizioni Blog

10 Mar
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Audiolibri, il ritorno all'oralità

Gli audiolibri: perché non si legge solo con gli occhi, ma anche con le orecchie

In origine era la parola. Le storie, le favole, le parabole venivano raccontate e tramandate con l'unico canale possibile del passato: la voce. Calda, potente, soave, intonata, rauca, ritmica, acuta, stridula, tutto era espresso attraverso la voce. L'ars oratoria era considerata una della più grandi virtù dei tempi antichi e, chi ne era maestro, poteva riuscire a smuovere le opinioni e le azioni di grandi masse.

Intere tribù, famiglie, popoli si riunivano attorno al focolare per ascoltare ciò che aveva da dire il capo, che ad ogni calar delle tenebre aveva sempre in serbo qualche storia da narrare. Il cantore, il griot del villaggio, era capace, attraverso il racconto, di aprire universi paralleli, mondi alternativi, onde trasportare le menti e i cuori degli ascoltatori, con l'unico scopo di portarli a vivere un'esperienza emozionale ed emozionante, e, senz'altro, educativa. Ancora oggi si dice che "quando muore un anziano è come se bruciasse una biblioteca", parafrasando lo scrittore africano Amadou Hampaté Ba.

 

Poi arrivarono i Sumeri e, con essi, la scrittura. Non è certo che siano stati realmente loro gli inventori della scrittura, essendoci prove archeologiche che segnalano la presenza di testi egizi, iscrizioni su ceramica nella valle dell'Indo e la scrittura su terracotta dei popoli del Danubio ben precedenti agli ideogrammi sumeri, ma è sicuro che nei secoli la forma scritta si è sviluppata, portando l'uomo nell'era del progresso e, dopo molti secoli, dei primi libri. La scrittura ha trasformato, pian piano, il mondo della letteratura, mutuando l'esperienza del racconto dalla dimensione comune allo spazio individuale, rompendo gli antichi legami tra le persone e incrinando una situazione che, andando oltre la massima "verba volant, scripta manent", di fatto aveva permesso alle tradizioni e alle storie di tramandarsi nei secoli.

Ma da sola, la scrittura, non bastava, non è mai bastata, perché l'essere umano è, prima di tutto, essere parlante. Per questo, nonostante l'invenzione della stampa, con Gutemberg, il successo dei giullari di corte, i cosiddetti cantastorie, è andato avanti ben oltre il Medioevo.

Il calore che si genera dalla lettura di una favola di una madre al proprio bambino, la poesia che emerge dalle note di una nonna che racconta al nipote la sua vita di fronte al camino acceso, il piacere che si genera dalle parole di un buon comiziante, la gioia nell'ascoltare la filastrocca di Natale interpretata dal piccolo della famiglia sono fatti che la scrittura non potrà mai cancellare, non riuscendo a ricopiare serialmente timbro, colore e tono della voce, che arricchiscono il discorso oltre la parola stessa, rendendo unico e non più ripetitivo l'atto narrativo.

Per questo, oggi, dopo il passaggio dalla tradizione orale alla tradizione scritta, c'è un ritorno all'oralità, che molti definiscono "oralitura": la lettura basata sulla scrittura. È la necessità di ritrovare nuovamente il piacere della trasmissione verbale delle storie e dei fatti, che passa anche attraverso l'evoluzione dei libri. Il libro si trasforma, evolve, mutua nel tempo, ed è questo il motivo per cui ci si sta addentrando sempre di più nell'era degli audiolibri, i libri parlati. Come dice l'attore di prosa Carlo Carini «l'audiolibro non è altro che un supporto tecnologico moderno che ripropone un'abitudine di ascolto che viene dal passato.»

Gli audiolibri incontrano le esigenze non solo di coloro che, come gli ipovedenti o ciechi, hanno bisogno di un supporto diverso per "leggere", o di chi, come quelli che fanno jogging, vogliono coniugare sport e letteratura, ma anche di tutte le persone che hanno voglia di riscoprire l'esperienza folgorante della parola ascoltata, perché non si legge solo con gli occhi, ma anche con le orecchie.

 

Lunedì, 10 Marzo 2014 | di @Dario D’Auriente

10 COMMENTI

  • Link al commento FRANCA LOGUERCIO inviato da FRANCA LOGUERCIO

    L'uomo intelligente studia il passato per progettare il futuro!
    CARO VITO HAI IL DONO DI SORPRENDERMI SEMPRE.

    Venerdì, 21 Marzo 2014 14:14
  • Link al commento Lidana inviato da Lidana

    Non ho provato ad ascoltare un libro e anche se penso che sia interessante, personalmente amo il cartaceo.

    Venerdì, 21 Marzo 2014 11:54
  • Link al commento Chiodini Marissa inviato da Chiodini Marissa

    E' bellissimo quando sento un bambino che, dopo aver raccontato la storia del bambino che volava, mi dice "sai Marissa che da piccolo volavo?". Il raccontare che entra e vivi le parole. Sto tentando di leggere agli anziani ma mi manca la capacità di leggere o raccontare storie belle giuste per loro. Comunque non perdiamo il piacere di entrare in libreria, scegliere, toccare e sentire l'odore di un libro. Sono una persona che se legge un libro di guerra, viaggio o storia vado in internet per vedere i luoghi, la storia polita del momento trattato nel libro etc. Non sono ancora pronta a immobilizzarmi da una voce che mi prepara tutto fatto. Viva, comunque, i c.d. con favole musicate, ninne nanne lette dalle nonne (tono dolce), ho regalato c.d. di musicisti classici Bach, Mozart e altri alla mia nipotina che ha dei genitori che non raccontano e non conoscono le storie tutto c.d. dell'ultima ora. Ciao grazie Marissa

    Giovedì, 20 Marzo 2014 00:10
  • Link al commento Pippo Carrubba inviato da Pippo Carrubba

    penso che hai ragione caro Vito mi fai ricordare che quando ero in collegio e il personale di turno per farci stare bravi leggeva dei libri e nel sentirlo stavamo tutti bravi e in quella mensa eravamo più di un centinaio di ragazzi dalla prima elementare fino alla terza Avviamento e quei libri letti ci incantavano con le favole di cappuccetto Rosso, Pinocchio oppure Cuore, I ragazzi della via Pal, il figlio del capitano, Mondo Antico, Dalle alpi alle Ande,insomma libri che mi hanno affascinato.
    ecc, ecc.

    Mercoledì, 19 Marzo 2014 23:03
  • Link al commento lidia lucarelli inviato da lidia lucarelli

    io ho avuto la fortuna di comprare una piccola serie di audio libri abbinati a dei giornali, non ricordo che giornale fosse li ho trovati gradevoli.....io sono anziana e mi piace molto leggere ma mi stanco facilmente ...penso sia una bella cosa.....

    Mercoledì, 19 Marzo 2014 19:51
  • Link al commento Desiderio inviato da Desiderio

    Molto interessante, soprattutto per chi è amante della lettura e ha problemi di vista. l'audio libro può ridargli la sua passione rendendogli la vita più serena in quando gli permette di riprendere le sue abitudine con qualche nota di piacere in più.

    Mercoledì, 19 Marzo 2014 16:43
  • Link al commento Imelde Cassino Rosati inviato da Imelde Cassino Rosati

    Un'iniziativa veramente simpatica e utile, soprattutto per chi non vuole stancare la vista, per gli anziani o semplicemente per chi può ascoltare la lettura di un libro mentre fa qualcosa d'altro, in casa, in palestra, mentre fa una passeggiata... Una bella compagnia.
    Certo, la lettura deve essere fatta da professionisti. che sappiano trasmettere l'atmosfera e i messaggi contenuti nel libro.
    Tante cordialità a Vito e a tutto il suo bellissimo staff.

    Mercoledì, 19 Marzo 2014 16:08
  • Link al commento isabel parreira inviato da isabel parreira

    Sono d'accordo per l'audio libro e' già da molti anni che ascolto in questo modo questa forma di lettura in quanto ho a disposizione brani biblici registrati e di cui faccio tesoro. Mi è piaciuto molto il vostro articolo e mi e venuto in mente che quando Dio diede le tavole scritte con i 10 commandamenti per certo già gli israeliti sapevano leggere, inoltre secoli più tardi quando Gesù parlava le folle erano attrate dalla sua voce e dai suoi insegnamenti. Tuttora atraverso la voce ci sono stati uomi che hanno fatto la Storia e hanno fatto sentire la loro voce sia in bene che ahimè in male.
    Mi è piaciutto molto la frase " quando muore un anziano è come si brucciasse una biblioteca", in quanto rapresenta il tesoro della loro voce per esperienze vissute, storie o qual'cosa altro raccontate ai figli ... ai nipoti...
    Ben venga il audio libro
    cordiali saluti

    Mercoledì, 19 Marzo 2014 10:10
  • Link al commento Candelora Giglio inviato da Candelora Giglio

    Molto interessante
    anche x i non vedenti
    o x gli anziani.

    Mercoledì, 19 Marzo 2014 08:34
  • Link al commento Raffaello Bisordi inviato da Raffaello Bisordi

    I riferimenti alla tradizione ancestrale sono senz'altro veri e ricchi di fascino. Ascoltare spesse volte è più riposante di leggere, per cui l'audiolibro potrebbe essere un incentivo alla diffusione della cultura e non solo. Nella peggiore delle ipotesi sarebbe il giusto strumento per dare l'opportunità ai non vedenti di godere del piacere della "lettura". Questa innovazione, poi, sarà una valida alternativa per chi, in viaggio con il lettore cd o a passeggio con l'ipod, alla musica voglia sostituire un bel romanzo. Secondo me è una strada da seguire, con prudenza, ma da seguire.

    Mercoledì, 19 Marzo 2014 07:36

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