Accarezzati dalle onde prodotte dai suoni di accompagnamento e dalle voci di esperti lettori, l’audiolibro ci riporta ad un approccio antico verso il testo scritto.
Scaricabile sul proprio telefono o su altri appositi strumenti, le parole cambiano forma: la danza dinamica di punti e stanghette viene sostituita dal sonoro. Proiettati ai tempi dell’infanzia, quando ancora dei libri si poteva intuire solo il significato dell’immagine, è l’audiolibro che ci regala l’opportunità di allenare quello che Roland Barthes definisce “un atto psicologico”, ossia l’ascolto.
La competenza dei lettori si traduce nella capace modulazione vocale che segna, in termini emotivi, la strada dell’attenzione. Pacatezza, tenerezza, ostilità, accelerazioni e pause impercettibili o marcate riescono ad attrarre l’attenzione degli ascoltatori, anche quando impegnati in altre attività; perché è la decodificazione verbale del testo scritto la vera forza dell’audiolibro. Le vele dei sentimenti, amplificati dalla potenza espressiva della trasmissione orale, si gonfiano e traghettano l’ascoltatore verso nuove e più comode rotte. L’audiolibro, dunque, si propone come la soluzione ideale per chi, imbrigliato nella frenesia degli obblighi da assolvere o troppo affaticato per impegnarsi, magari a fine giornata, in un’attività intellettuale come la lettura, non vuole rinunciare al piacere di immergersi nel mare delle parole, ma anche per quanti scelgano di regalarsi un attimo di intima esplorazione in una solitudine abitata solo dai personaggi del proprio libro.
Così, se la lettura dei nostri autori, scelti per affetto, per passaparola o semplicemente per caso, ha colorato il grigiore invernale, ora, con l’arrivo della bella stagione, sarà facile inebriarsi di parole nel fulgore primaverile. È anche per questo, per garantire il felice matrimonio tra natura e lettura che ci si potrebbe orientare verso l’acquisto di un audiolibro.