Bistrattato dai rumori assordanti del caos cittadino, tediato dall’incessante – e talvolta vuoto - chiacchiericcio di urlanti mezzi di comunicazione, l’udito è forse il più paziente dei cinque sensi, anche se, finalmente, anche per lui sembra essere arrivato il riscatto. Facile da utilizzare e ricco per la varietà di scelta, è con l’audiolibro che recentemente ci è data la facoltà di stimolare positivamente questa nostra preziosissima facoltà sensoriale.
In un mondo sempre più digitalizzato, veloce e tendente alla solitudine e all’individualità, la passione della lettura riconsidera la sua funzione sociale affidandosi agli “audiolibri”, registrazioni audio di libri letti ad alta voce da attori e/o lettori specializzati. L’ audiolibro unisce il piacere della lettura all’atmosfera coinvolgente e alla dimensione emozionale data dal sonoro.
Alcune volte “come” si dice qualcosa è importante tanto quanto “cosa” si dice. Perché la voce è uno strumento magico, in grado di trasmettere emozioni, di comunicare a livelli diversi dal semplice leggere. Così l’audiolibro, figlio della più grande modernità, diventa capsula temporale che riesce a riportarci indietro ai tempi in cui, incapaci di leggere, si attendeva con ansia la storia della buonanotte.
Gli audiolibri: perché non si legge solo con gli occhi, ma anche con le orecchie
In origine era la parola. Le storie, le favole, le parabole venivano raccontate e tramandate con l'unico canale possibile del passato: la voce. Calda, potente, soave, intonata, rauca, ritmica, acuta, stridula, tutto era espresso attraverso la voce. L'ars oratoria era considerata una della più grandi virtù dei tempi antichi e, chi ne era maestro, poteva riuscire a smuovere le opinioni e le azioni di grandi masse.