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23 Mag
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Il Libro a tempo: dopo due mesi le parole svaniscono

Il Libro a tempo: dopo due mesi le parole svaniscono © Mopic

Se ne stanno lì, magari sul nostro comodino, nella nostra borsa o su qualche mobile del nostro soggiorno, aspettando che dedichiamo loro qualche minuto del nostro prezioso tempo. Sono i libri, quelli che, dopo averne letto qualche pagina, lasciamo da parte aspettando chissà quale momento per riprenderli in mano e continuare la nostra lettura. Libri che forse non avranno mai il piacere di essere sfogliati fino all’ultima pagina. Quei libri insomma che se potessero parlarci ci lancerebbero dei segnali per ricordarci della loro esistenza.

Bene. Da oggi, tutti questi libri si potranno prendere una bella rivincita nei confronti di quei lettori distratti che prendono e lasciano i libri senza arrivare mai alla fine. Sono molti i lettori che iniziano a leggere un libro e poi  lo abbandonano per molto tempo, per ricominciare a leggerlo e rilasciarlo di nuovo dopo solo qualche pagina. Quando questi lettori si decideranno finalmente a finire il libro potrebbero però trovarsi davanti una sorpresa. Quale?
Pagine e pagine bianche in cui non compare più neppure una parola. Fantasia? No, realtà. È l’idea avuta da una casa editrice argentina che, insieme ad una agenzia creativa di Buenos Aires, ha lanciato la campagna “Il libro che non può attendere”. Un’idea innovativa messa a punto da Eterna Cadencia, un editore indipendente argentino, che lo scorso anno ha pubblicato un’antologia di racconti di scrittori emergenti latino-americani sfruttando appunto questa iniziativa.
Si tratta di libri all’apparenza normali, uguali a tutti quelli che normalmente acquistiamo e leggiamo. Una differenza però c’è e sta al loro interno. Sono scritti con uno speciale tipo di inchiostro simpatico che, a contatto con l’aria e all’esposizione del sole, svanisce. Dal momento in cui si scarta l’involucro e si apre il libro, per il lettore inizia una specie di conto alla rovescia. A quel punto si hanno solamente due mesi di tempo per leggerlo prima che le parole spariscano ad una ad una senza lasciare traccia. Passati quei due mesi, il libro diventa un’insieme di pagine bianche e sembra che non sia mai stato stampato.
Un’idea, questa del libro a tempo, che a qualcuno potrebbe sembrare bizzarra ma che nasce per porre rimedio ad un problema concreto nel mondo dell’editoria. L’editore argentino ha infatti spiegato che l’idea del libro che svanisce è nata perché stava cercando un modo per motivare gli acquirenti a leggere rapidamente i libri e dare così agli autori più opportunità per scrivere nuove storie.
«I libri sono oggetti molto pazienti. Noi li compriamo, poi per leggerli attendiamo giorni, mesi, persino anni; questo va bene per i libri, ma non per i nuovi scrittori, se le persone non leggono i loro primi libri, gli autori non potranno pubblicare un secondo libro». Proprio così. Se noi lettori compriamo un libro e poi non lo leggiamo in un tempo ragionevole togliamo la possibilità ad uno scrittore emergente di pubblicare nuovi libri e di diventare uno scrittore di successo.
Ognuno quindi dovrebbe pensare che quel libro che non leggiamo più e che sta lì, ormai impolverato, poteva essere il trampolino di lancio per un nuovo scrittore. Dunque il libro che svanisce soddisferà sicuramente gli scrittori ma forse lascerà scontenti quei lettori che amano leggere e rileggere un libro, per assaporare fino in fondo ogni parola.
Tra soddisfatti e insoddisfatti però una cosa è certa. L’antico modo di dire “verba volant, scripta manent” in questo caso non ha più senso. Anche le parole scritte svaniscono.

 

 

Giovedì, 23 Maggio 2013 | di @

2 COMMENTI

  • Link al commento Deborah inviato da Deborah

    Io credo che leggere sia un fantastico modo per immergersi in una realtà,non tua,e viverla. Assaporare,sentire,toccare con mano i sentimenti e l'emozioni dello scrittore. Io,personalmente,non lascio mai un libro a metà,un po' così come tutte le cose che faccio. Ma se un libro davvero mi piace,mi travolge lo leggo tutto d'un fiato e alla fine mi domando un po' dispiaciuta "E' già finito?".
    E soprattutto secondo me avere un libro sempre a portata di mano è semplicemente un dono. Insomma: 'libri che svaniscono',ma andiamo! Senza mancare di rispetto a qualcuno,ma secondo me,la cosa più bella che c'è in un libro è proprio il suo "vissuto".
    Le pagine un po' vecchie e ingiallite,l'inchiostro un po' sbiadito,e quella dannata puzza,perché in realtà è puzza,che però ti ritorna indietro nel tempo dici "oh sai questo libro me l'ha regalato..!" oppure "sai questo libro era di.." o ancora "L'avevo comprato.." . E rivedi le sottolineature delle frasi che ti erano colpite di più,le linguette che lasciavi all'angolo della pagina perché ti eri dimenticata il segna-libro.
    Cosa sarà invece il libro che svanisce?
    Cosa rimarrà di esso, se non solo fogli tutti bianchi che non serviranno a nulla e che,prima o poi,butterai nel cestino della spazzatura?
    Io spero davvero che questa sarà solo una bizzarra idea,o che rimarrà solo tra i latini-americani, insomma se un giorno io davvero scriverò,come nei miei sogni,non vorrò mai vedere nella spazzatura la copertina di uno dei miei libri e pagine vuote all'interno,che fine faranno i miei sentimenti?

    Domenica, 16 Giugno 2013 17:00
  • Link al commento Barbara inviato da Barbara

    Se comprerei un libro che svanisce?? mah.. non saprei.. forse uno per provare.. ma solo se costasse uno o due euro!
    Io che amo rileggere i libri, sottolinearli, averli sempre lì, a portata di mano, di vista, di olfatto... e se poi non ho voglia di leggere? mi devo obbligare a farlo perché sennò la pagina potrebbe non essere più disponibile? no... un libro letto sotto costrizione è odioso.. non funzionerebbe. a meno che non costassero una cavolata, non credo che a distanza di un mese dalla loro venuta sul mercato sopravviverebbero.. (ma poi, dopo che uno si è comprato il libro con tanto di copertina, poi di un ammasso di pagine bianche cosa se ne fa?)

    Giovedì, 23 Maggio 2013 16:21

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