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21 Mar
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Cina, scrivere conviene

Cina, scrivere conviene © Kenishirotie

Il gigante asiatico vede sempre più scrittori emergenti trasformarsi in nuovi ricchi. Spopolano gli ebook

Scrivere in Cina conviene, specialmente ora che la lettura è diventata un hobby per tutta la popolazione. Lo rivela la rivista finanziaria cinese Investment & Finance che, in una ricerca effettuata sui lavori più pagati del 2012, ha individuato nella scrittura virtuale uno dei quattro impieghi meglio remunerati dell’anno.

Oltre alla scrittura, gli altri lavori emergenti ben retribuiti, nel paese che conta più di un miliardo di abitanti, sono tutti legati al mondo delle nuove tecnologie e di internet (eccetto quello degli stilisti di abiti da sposa). È il caso del disegnatore di vignette per siti web e del commentatore polemico, ruoli che sono davvero molto ambiti dai neolaureati e dai giovani cinesi. Insomma, in Cina spopolano la satira e le polemiche. D’altronde c’era da aspettarselo, dopo anni e anni di censura che hanno impedito le forme di manifestazione creativa ironica e polemica.
Ma torniamo al tema principale, ovvero la scrittura: secondo la citata rivista, il lavoro di scrittore nell’oriente rende economicamente più che bene per coloro che scelgono la forma dell’auto-pubblicazione. Se il contenuto è premiato dai lettori, uno scrittore emergente può arrivare a guadagnare in pochi mesi più di centinaia di migliaia di euro. A giurarlo, oltre la rivista Investment & Finance, sono gli stessi autori come il ventisettenne Xia Yi, che ha auto-pubblicato tutti i suoi libri. La sua ultima fatica, “L’ultimo taoista”, ha venduto più di duecento milioni di copie trasformando quella che era la sua passione in un vero e proprio lavoro, capace di fruttargli introiti molto elevati, che si aggirano intorno alle decine di migliaia di euro. Questo successo “economico” è dovuto in gran parte alla politica delle case editrici cinesi che, per gli scrittori che scelgono di pubblicare solo ebook, prevedono incassi pari al 60% delle vendite totali.
Una politica possibile, soprattutto, grazie all’elevato interesse dei cinesi per la lettura e per le nuove tecnologie. Sono sempre di più, infatti, i giovani con gli occhi a mandorla che per le strade di Pechino e nella metropolitana, o sui bus, sono intenti a leggere su smartphone, tablet e portatili.
Beh, che dire: non ci resta che emigrare!

 

 

Giovedì, 21 Marzo 2013 | di @Dario D’Auriente

4 COMMENTI

  • Link al commento Roberto inviato da Roberto

    Come si fa a pubblicare in Cina?
    Bisogna trovare buon editore cinese, ma mi sembra cosa tutt'altro che facile.
    C'è qualcuno competente che sappia indicare il percorso da seguire?
    Grazie Roberto

    Lunedì, 06 Maggio 2013 13:03
  • Link al commento BookSprint inviato da BookSprint

    @Emanuela Iannace

    Chiami il nostro centralino allo 0828 951799. I nostri operatori saranno felici di rispondere a tutte le sue domande

    Saluti

    Ufficio Stampa - BookSprint Edzioni

    Mercoledì, 17 Aprile 2013 16:24
  • Link al commento Emmanuela Iannace inviato da Emmanuela Iannace

    e io per vedere le mie vendite?

    Martedì, 16 Aprile 2013 17:27
  • Link al commento Patrizia Serangeli inviato da Patrizia Serangeli

    Devo andare in Cina per vendere i miei e-book e i libri dunque?

    Giovedì, 21 Marzo 2013 14:20

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