Forse muove anche da questa semplice domanda l’iniziativa Nati per leggere. Lo scopo del progetto è garantire a ogni bambino il diritto alla lettura, intesa come occasione impedibile di sviluppo. E si tratta di una questione cruciale, che dovrebbe essere parte integrante del diritto alla salute. Si comincia prestissimo, già a partire dai 6 mesi, invogliando i genitori a leggere storie ad alta voce, o servendosi della collaborazione di lettori volontari.
Recenti ricerche scientifiche dimostrano come il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale […], che cognitivo […]. Inoltre si consolida nel bambino l'abitudine a leggere che si protrae nelle età successive grazie all'approccio precoce legato alla relazione.
Il progetto, appoggiato da pediatri, bibliotecari ed editori, sembra cogliere un aspetto fondamentale della questione. Leggendo libri non si diventa solo lettori migliori, ma anche persone migliori. Illusioni da bibliofili incalliti? Forse. Ma l’esperienza di lettura precoce mette davvero in relazione con l’altro e schiude le porte del mondo. E chissà quanti tra questi lettori emergenti diventeranno emergenti scrittori?
Leggimi subito, leggimi forte
Dimmi ogni nome che apre le porte
Chiama ogni cosa, così il mondo viene
Leggimi tutto, leggimi bene
Dimmi la rosa, dammi la rima
Leggimi in prosa, leggimi prima