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01 Mar
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La poesia nell'era del digitale: ripresa o declino?

La poesia nell'era del digitale: ripresa o declino? © Diego Cervo

Gli autori non sono d’accordo sul connubio poesia-ebook, ma il mercato della poesia segna una tendenziale ripresa

“Se volessi farmi capire da tutti non scriverei poesie” (Eugenio Montale)
Nel Paese dei santi, dei navigatori e dei poeti la poesia trova sempre meno spazio nelle librerie e tra gli scaffali. Eppure, il mercato editoriale della poesia non è fermo, anzi. Ogni anno raccoglie migliaia di nuove pubblicazioni, di ultime uscite, sia da autori emergenti che da fuoriclasse affermati del settore come la Merini e Campana, senza dimenticare le ristampe dei classici (Petrarca, Foscolo, Ungaretti, Dante).

Per gli addetti alle vendite la causa della quasi totale assenza dei libri di poesia è dovuta al fatto che la poesia non si vende. In quanto non di immediata comprensione, è un genere adatto a poche persone. Di solito, infatti, la tiratura di un libro di poesie non supera le 1000 copie.
Ma la poesia è ben lungi dalla morte. Anzi. Nell’era digitale, a fianco alle nuove forme di scrittura, come le video poesie, le poesie digitali, le poesie elettroniche, etc etc,, si affermano sempre più gli ebook di poesie. È la stessa Associazione Italiana Editori (Aie) ad affermare che, nel complesso, la salute dei libri va bene, soprattutto grazie al mercato dei libri elettronici e dei nuovi autori. Tra questi ultimi la poesia è la forma di espressione preferita.
Il fenomeno è in chiara risalita, se si osservano i dati Istat relativi al biennio 2009-2010. In quel periodo, difatti, sono state pubblicate solo 2249 opere poetiche, che rappresentavano appena il 3,5% dell’intera produzione letteraria, e la tiratura si era ridotta del 19,2% rispetto agli anni precedenti. Oggi va decisamente meglio.
Una ripresa segnata soprattutto dalle nuove leve, perché la poesia è più che mai viva, in ognuno di noi. Non è vero che non si vende, ma si vende poco per una sua caratteristica strutturale: la poesia è inquietante, misteriosa, seleziona i suoi lettori e non è adatta a tutti.
Gli autori sono divisi sulla poesia nell’era digitale: declino o risalita? Per gli autori più commerciali e per le nuove proposte internet, i libri online sono una manna dal cielo perché danno loro la possibilità di essere letti in ogni momento e con maggiore frequenza. Gli autori meno letti e quelli meno commerciali, invece, criticano fortemente il mercato degli ebook. In molti si lamentano di una potenziale incompatibilità tra poesia e ebook, in quanto l’impaginazione elettronica trasforma i versi della poesia seguendo logiche totalmente esterne alla metrica e alla ritmica di un testo poetico. Inoltre, se da un lato gli ebook hanno portato la poesia ad una divulgazione cosmica, dall’altro l’hanno privata del suo carattere di esperienza privata ed esclusiva. Secondo altri, invece, il vero colpevole delle difficoltà che incontra la poesia è proprio la poesia, perché non riesce ad innovarsi, a indossare un nuovo abito, ad adattarsi, e molti autori emergenti pubblicano spesso poesie brutte che le case editrici non scartano a priori.
C’è bisogno, dunque, di una selezione maggiore in entrata e di un’offerta più costante, cosicché la poesia possa continuare la sua millenaria storia anche nell’era del digitale.

 

Venerdì, 01 Marzo 2013 | di @Dario D’Auriente

3 COMMENTI

  • Link al commento Marisa inviato da Marisa

    La poesia vive nel cuore visionario e profetico dei poeti. Non morirà mai finchè sarà viva la creatività e il" sentire " dei poeti cioè le funzioni cognitive essenziali nell' appercezione del mondo , del mistero in cui la nostra coscienza è immersa. I poeti vengono isolati perché rompono le catene della banalità e della volgarità di ciò che li circonda: difficile il loro linguaggio portatore di pensieri interiori che si caricano del dolore universale, dei dubbi dell' uomo, ma anche della bellezza riscoperta in tutte le cose. Marisa Cossu
    IO SONO UN POETAèè

    Domenica, 12 Ottobre 2014 13:03
  • Link al commento tiziana inviato da tiziana

    NESSUNO HA DETTO CHE LA POESIA NON SI VENDE Perché CI SONO TROPPE BRUTTE POESIE IN GIRO ? pensierini senza capo né coda oppure incomprensibili e assurdi insiemi di frasi senza senso .
    Se si provasse a far tornare la poesia alla gente con messaggi chiari e ben strutturati magari pensati e corretti , forse ci sarebbe anche qualcuno che la legge

    Mercoledì, 29 Maggio 2013 22:09
  • Link al commento paola inviato da paola

    La lettura online favorisce chi per ragioni contingenti non può ,assiduamente, acquistare i libri.Quindi ,a mio modesto parere,la poesie sopravvive in egual misura:in cartaceo oppure online.La scelta dipende dal proprio animo. In questa epoca di "strafighi" la poesia sembra aver ceduto il passo. Sembra....ma in realtà il più conserva nel cassetto le "Sue rime"!!!Dipende tutto da un fattore commerciale. Infatti quanta gente inutile pubblica!!!

    Domenica, 03 Marzo 2013 16:14

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