BookSprint Edizioni Blog

Sabato, 28 Maggio 2016 11:16

Intervista all'autore - Enrica Cortenova

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Per me scrivere è come parlare, con la differenza che posso inventarmi delle cose, delle situazioni e i miei interlocutori non mi interrompono sino alla fine, momento in cui hanno facoltà di esprimere ciò che pensano. Ma soprattutto è poter concretizzare la mia fantasia e quando ci riesco, scrivendo appunto, provo un appagante senso di quiete e di accrescimento non solo rivolto a me stessa ma anche a chi ha voglia di leggermi. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Poche cose, essendo un giallo, ma credo che, soprattutto per gli scrittori in erba, alcuni aspetti della propria vita entrino spontaneamente nella stesura del proprio lavoro.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è un impulso, è un istinto. È la voglia di iniziare un dialogo nel quale esprimo i miei pensieri. È un modo per comunicare attraverso le parole, le emozioni che provo e che vorrei trasmettere a chi mi legge, intrecciando la sua fantasia con la mia. Quando per esempio descrivo un paesaggio, vorrei che il lettore lo immaginasse non come le mie parole lo descrivono, ma come lui lo immagina, come la sua fantasia lo vede, sollecitato sì dalle emozioni che mi hanno spinto ad usare quelle precise parole, ma che possano suscitare in lui sensazioni ed emozioni diverse dalle mie. Sono convinto che le emozioni che prova chi scrive, dipinge, scolpisce, progetta un grattacielo, o comunque crea qualcosa, siano così profonde da non poter essere descritte, perché sono un vorticoso amalgama del cervello con l'anima.
Venerdì, 27 Maggio 2016 10:22

L'Amore non ha pregiudizio

L’amore che non conosce barriere e che sfida ogni sorta di pregiudizio. Questo è l’indiscusso protagonista del romanzo nato dalla penna di Roberta Caradonna, “L’Amore non ha pregiudizio”. Il libro pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni e disponibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book, affronta un tema fortemente attuale, quello dell’amore omosessuale.
Venerdì, 27 Maggio 2016 10:07

Intervista all'autore - Roberta Caradonna

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Io sono nata a Colle di Val d'Elsa ,che si trova in provincia di Siena e ho sempre vissuto qui. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Posso sembrare molto presuntuosa ma gli consiglierei il mio. 3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book? Sinceramente io preferisco il cartaceo perché mi piace sfogliare le pagine e sentirle tra le dita, anche se riconosco tutti i vantaggi dell'e-book. 4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato? Io ho iniziato a scrivere dopo le scuole medie; pensare che odiavo sia studiare che leggere. Poi sono andata a lavorare in fabbrica e quando tornavo a casa dopo una giornata di lavoro mi mettevo a scrivere, e tutti i problemi sparivano e io mi sentivo libera e attraverso le parole. Entravo in un mondo pieno di sensazioni bellissime e uniche.
Giovedì, 26 Maggio 2016 10:36

La mia vita contorta

Il racconto di una vita difficile, vissuta sempre con dignità. Nina, nella sua autobiografia “La mia vita contorta”, racconta la sua dolorosa esperienza di vita, sempre vittima del giudizio altrui. Il suo libro è pubblicato nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book, dalla giovane casa editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni.
Giovedì, 26 Maggio 2016 09:55

Intervista all'autore - Nina

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Ciao mi chiamo Rocchina, ma da quando mi sono trasferita a Milano mi chiamano tutti Nina. Ho 44 anni sono una persona normalissima, molto sensibile e quando vedo persone che soffrono o hanno problemi di salute o problemi di qualsiasi genere ,io piango subito. Vorrei aiutare tutti, ma purtroppo oggi di persone sensibili non se ne vedono molte. Sono tutte attaccate al materialismo alla bella vita al lusso, a me questo tipo di vita non piace .Se avessi la possibilità andrei in Africa a fare volontariato, andrei negli ospedali ad aiutare il prossimo, questo è un altro sogno che ho nel cassetto, purtroppo per una serie di problemi oggi non posso. Sono nata a Colliano provincia di Salerno, un paesino piccolo in cui ho vissuto per 31 anni, poi ho deciso di trasferirmi a Milano, dove risiedo da 14 anni. Dopo tante storie vissute nella mia vita non belle, all’ età di 29 anni ho deciso di iniziare a scrivere la mia storia e il mio sogno si sta avverando, non so esternare le mie emozioni con gli altri e quindi per me scrivere è uno sfogo e un piacere e di sicuro continuerò a scrivere.
Mercoledì, 25 Maggio 2016 12:21

Intervista all'autore - Giuseppe Conforti

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono un ex avvocato, un ex giudice ed un ex di tante altre esperienze lavorative che, dall'età di vent'anni, mi hanno consentito, dopo il superamento di una serie di concorsi pubblici, di svolgere numerose altre attività come docente di diritto e funzionario dello Stato, prima di dedicarmi in via definitiva alla avvocatura ed alla funzione giudiziale presso il tribunale di Roma. È sempre stata tuttavia, per me, un'esigenza prioritaria ed irrinunciabile quella di scrivere. Già da adolescente scrivevo racconti e brevi romanzetti oltre a comporre versi in lingua o in vernacolo, ma si trattava solo di semplici esperimenti privi di ogni finalità se non quella di un intimo appagamento. La decisione di "diventare scrittore" per me non c'è quindi mai stata ma è accaduto che dopo avere riempito migliaia di pagine per motivi professionali, ho pensato di convertire l'abitudine a scrivere in una ricerca più raffinata e di conferire una dignità diversa agli scritti sostituendo in essi, alle esigenze imposte dal dovere, le semplice ricerca dei sentimenti ed il piacere di provare le emozioni suggerite dalla fantasia.
Lunedì, 23 Maggio 2016 10:44

Efer il traghettatore di feluche

Un romanzo ambientato nel lontano Egitto che ricostruisce in maniera realistica ambientazioni, usi, costumi e personaggi del tempo per dare origine ad una complessa trama, nella quale trova spazio il cammino di Efer e dei suoi compagni. L’opera, “Efer – Il traghettatore di Feluche”, nata dalla penna di Elio Pinzi, è pubblicata dalla giovane casa editrice BookSprint Edizioni, ed è disponibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
Lunedì, 23 Maggio 2016 10:27

Intervista all'autore - Elio Pinzi

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Vengo da un paesino di montagna, Abbadia San Salvatore, sul monte Amiata. Prima dei trent'anni mi sono trasferito a Mantova dove sono rimasto fino al 2011. Sono un ex impiegato del Ministero dell'Economia e delle Finanze in pensione e ora mi dedico esclusivamente alla mia famiglia e alla mia passione: la scrittura. Quando e perché ho deciso di diventare scrittore? Cosa dire, è una passione che ho sempre avuto fin dagli anni del seminario, poi per vari motivi (il lavoro innanzitutto) l'avevo messa in un cassetto, anche se a dire il vero ogni tanto mi dilettavo nello scrivere pensieri o poesie che poi mettevo da una parte e finivano per cadere nel dimenticatoio. Un giorno, era il periodo di Dan Brown e del suo "Codice da Vinci", preso più dalla curiosità che da quanto scriveva, decisi di rispolverare la mia conoscenza in materia religiosa e cominciai a fare delle ricerche.
  2350 autori. Un grande traguardo per me e per la BookSprint Edizioni, ma anche un nuovo punto di partenza per proseguire sulla strada intrapresa da quando ho iniziato questo percorso. Mai avrei immaginato che 2350 scrittori, d'Italia e anche al di fuori dei nostri confini, scegliessero me per raccontare le loro storie, i loro pensieri, per pubblicare il loro romanzo. Mai avrei pensato, quando ho cominciato questo cammino, che Voi avreste scelto me per raccontare e raccontarvi. Ci speravo, certo, sapendo che impegnandomi avrei potuto fare qualcosa di importante, ma non fino a questo punto.

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