1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Pietraperzia, grosso centro agricolo nel cuore della Sicilia, che negli anni Cinquanta contava circa 15.000 abitanti, prima che iniziasse la fase di emigrazione biblica di tutto il Sud.
Nella primavera del 1952 mio padre, che aveva attraversato un periodo difficile, trasferì tutta la famiglia in una tenuta di campagna, che aveva preso a mezzadria, contrada Arcera, Quel posto era una vera e propria oasi nel deserto, perché c'era una bellissima sorgente di acqua sulfurea che rendeva verde intenso una manciata di terra, sufficiente però per mio padre, che aveva origini ortolane, di coltivare orto, giardino, bevai di piantine di mandorle, pesche, ulivi che vendeva. Poteva muoversi e coltivare a suo piacimento, perché il proprietario, don Calogero, uomo buono e intelligente, gli lasciava in quel campo tutta la libertà che voleva.