1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me, scrivere, significa spostare momentaneamente la mente da problemi e preoccupazioni. Questo mi dà una sensazione di evasione.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Parte della vita che mi circonda è presente.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato continuare a vivere se pur in un modo diverso.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata semplice. L'ho immaginato, visto da un bambino molto cresciuto.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Un libro di Andrea Vitale. Perché mi piace come descrive il racconto. Mi immergo nel libro quasi lo stessi vivendo.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo, io sono antica.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Nel 2014, quando ero ricoverata in un ospedale di Milano, ed un'amica che era con me, mi parlò di Andrea Vitale. Uno scrittore a me fino a quel momento sconosciuto.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea nasce dal quotidiano. Un aneddoto in particolare non c'è.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Incredulità.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia amica che mi ha aiutato nella correzione della punteggiatura.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Utile sotto l'aspetto dell'inquinamento e distruzione di foreste. Molto utile per le persone non vedenti.