1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi ritengo una persona fortunata malgrado le diverse malattie ho vissuto e sto vivendo un'esistenza molto bella o almeno lo è per me. Ho partecipato e partecipo alla vita sociale. Durante la guerra una bomba caduta su una libreria mi ha permesso di raccogliere libri di filosofia e spiritualità che ho letto quando ho capito di poter avere uno scopo. Risultato?
Sono uno studente di misticismo. Ho incominciato a scrivere delle poesie in vernacolo e in lingua a parenti, amici, alla mia città, a mia moglie. Ho incominciato con un libricino "Perché essere rosacrociani" pensavo di non essere uno scrittore e sono convinto di non esserlo.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Generalmente quando sento che scrivendo mi vengono idee e pensieri che ritengo opportuno metterli per iscritto.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Coelho, Mancuso, Volo, Corona e tanti altri.
4. Perché è nata la sua opera?
Spero sempre che quello che scrivo possa essere un aiuto per chi lo legge e confortare coloro che non credono più in se stessi.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sono uno studente dell'Ordine Rosacroce AMORC da più di 40 anni e tutto quello che ho imparato oltre ad una certa conoscenza mi ha permesso di essere sereno e vivere spiritualmente bene.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Preferisco scrivere in prima persona in quanto questo mi fa essere sincero con me stesso e con gli altri.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, tutti i collaboratori di Vito Pacelli
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Penso possa essere una buona scorciatoia.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ho un pensiero.