1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere l'ho vissuto sempre come un mettersi a nudo, rivelare agli altri la parte più profonda di me stesso, per questo motivo ho con la scrittura un rapporto di amore e odio.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro ho espresso un pensiero che è stato sempre presente nelle mie personali riflessioni che, man mano, hanno preso corpo grazie alla lettura e il commento delle opere di Gregorio Magno e della spiritualità cristiana in generale.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho cercato di trovare nelle testimonianze del passato una bussola che possa permettere all'uomo contemporaneo di gustare la bellezza della fraternità.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
All'inizio è sempre difficile trovare un titolo che possa soddisfare soprattutto le esigenze di "colpire" subito l'attenzione del potenziale lettore. Successivamente mi sono lasciato interrogare dal testo in sé e ho trovato la giusta soluzione.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
“Il Signore degli anelli” di Tolkien perché lo considero un'opera letteraria che esprime, sotto la forma del mito e del simbolico, l'eterna lotta tra l'io e l'essere-per-l'altro che siamo chiamati ad affrontare quotidianamente.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
È stato un sogno presente fin dall'adolescenza essendo anche un accanito lettore di libri.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce dall'esigenza di dare un contributo alla riflessione teologica e filosofica sul tema delle relazioni.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È come portare alla luce un pensiero, svelare a te stesso quello che sei.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Un'amica insegnante che mi aiuta anche nelle correzioni.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ascoltare le storie è come ritornare alle origini delle prime comunità umane che si radunavano e scoprivano la propria identità.