Angelo Pagano sarà tra i 19 finalisti del Concorso Letterario Casa Sanremo Writers edizione 2016, con il suo libro “L’amore di un Angelo” pubblicato da Comunicando Editore. L’opera il cui tema principale, è l’amore inteso come il motore che muove il mondo, racconta la storia di Marco, un giovane che nel suo percorso di vita non sarà mai solo perché a vegliare su di lui ci sarà un angelo.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è farmi prendere per mano dalla luce e ascoltarla per illuminare i veicoli ciechi dell'esistenza e avere il coraggio di trovare la via d'uscita che conduce a luoghi soleggiati di saggezza e di speranza. Sento sempre il bisogno di vivere nella luce e trasmetterla agli altri per dare gioia, ottimismo. Tutta la terra mi dà nostalgia di cielo. Nostalgia della "vera luce che è discesa col Verbo fatto Carne per dare vigore a tutta la nostra esistenza".
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono proveniente dalla Pianura Padana e sono cresciuto a fianco delle popolazioni contadine in un ambiente dove si viveva di polvere e sudore. Parlare di me non è il mio forte poiché la gente quando parla di se stesso finisce per impostare le risposte e alla fine dice solo stupidaggini. Ho deciso di scrivere quando ho visto la gente contraddirsi nel dire e pensare umanamente le stesse cose.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È una fuga dalle parole; adoro stare in compagnia ma passo gran parte della mia giornata da solo e quindi mi piace soffermarmi su un fatto, un volto o qualsiasi altra cosa abbia un significato per me, non mi sento assolutamente un poeta, bagno la carta solo con le emozioni che provo.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto ma non tutto.
Una breve raccolta poetica che “è solo un collage di volti, sensazioni, riflessioni e giochi della mia vita di tutti i giorni” così Franco Masu definisce la sua silloge poetica “Sogni complicati”. Il libro pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni, è disponibile sia nella classica veste della brossura cartacea, che nella più moderna veste del libro elettronico.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata a Fivizzano, in Toscana, o meglio ancora in Lunigiana... Dopo il matrimonio mi sono trasferita nel comune limitrofo di Licciana Nardi.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il mio! Amo definirlo "il romanzo della seconda possibilità ". Per un adolescente è' molto importante credere in questo, perché i ragazzi sono istintivi... E a volte agire troppo d'istinto ci fa stare male e ci fa commettere cose che non avremmo voluto fare. Allora... Tutto è irrimediabile? No, assolutamente. Credo che a ognuno di noi venga data una seconda possibilità e un tempo per poterla utilizzare. Del resto, una persona importante ci ha detto una cosa molta forte: "non lasciatevi rubare la speranza!" Il mio libro parla di droga, ma ci possono essere molti aspetti della vita di un adolescente che anelano alla speranza, anche la semplice "litigata" tra amici. Si...consiglierei il mio libro!
Il mondo della droga e la malavita che circola intorno e che spesso miete le sua vittime tra i giovani, il dramma di una famiglia che si trova vittima di un giro losco e la loro solitudine perché nessuno è pronto a dar loro sostegno. Questi alcuni degli elementi che caratterizzano l’avvincente romanzo di Lara Panvini, “L’alba dei supereroi – Una luce nel buio”, il libro edito dalla BookSprint Edizioni e quindi disponibile sia nel classico formato della brossura cartacea, che nella moderna versione dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è una passione nata all'improvviso. Dopo il trauma del licenziamento, ad un'età che non mi ha permesso più di rientrare nel mondo del lavoro, dopo ventotto anni ininterrotti, la rabbia e la delusione mi hanno fatto rifugiare nello scrivere il mio primo libro, la mia autobiografia. Il monitor e la tastiera, da quel momento, sono diventati degli amici a cui raccontare le mie emozioni Da allora, lo scrivere mi dà come un senso di libertà difficile da spiegare, paragonabile a quello che può provare un uccello che si libra in volo, un'emozione unica e impareggiabile d'infinito spazio dove potermi muovere con la mia fantasia.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Castelnuovo Scrivia (AL) e lì vivo dalla nascita. A sedici anni ho deciso di diventare scrittore per una passione nata all'improvviso.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solo di mattina perché mi sento più lucido.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Tomasi di Lampedusa.
4. Perché è nata la sua opera?
Per uno sfogo alla mediocrità da cui mi sento circondato.
1. Ci parli un po’ di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata in un paese della Ciociaria, nel basso Lazio. Ho vissuto per molti anni a Roma, dove mi sono laureata in Scienze Infermieristiche, prima, e in Ostetricia, poi. Sono tornata al mio paese, Ceccano, e lì ho svolto il mio lavoro con amore e dedizione. Oggi sono in pensione. Nella mia vita nonostante gli impegni, ho sempre letto, studiato, mi sono sempre interessata al mondo che mi circondava, ma anche a quello che riuscivo appena a scovare. Il lavoro mi impegnava tantissimo. Per questo, una volta andata in pensione, avendo molto più tempo disponibile, mi sono laureata in Scienze Religiose, in Naturopatia, in Scienze Umane, in Three In One Concepts e in Tecniche Olistiche.