Lara è mamma e moglie a tempo pieno. La sua vita scorre tranquilla tra asilo, famiglia, faccende domestiche e piccoli impegni quotidiani. Fino al giorno in cui uno sconosciuto si presenta a casa per venderle un’ aspirapolvere. Da quel momento cominciano le disavventure: il grave incidente del padre, la sensazione di essere pedinata, fino allo sconforto più assoluto. Solo dopo un periodo dominato da ansie e paure durante il quale Lara è impossibilitata a chiedere aiuto all’unica persona di cui si fida completamente, il padre, e si rivolge dapprima ai carabinieri e poi ad un investigatore privato, Diego Rossi riuscirà alla fine a comporre tutti i pezzi del puzzle e a capire che è stata vittima di un falso venditore.
“L’alba dei supereroi” è un libro che si legge tutto di un fiato; i fatti, narrati in prima persona permettono al lettore di immedesimarsi nel racconto e sentire l’adrenalina crescere sempre più. Non si tratta di un semplice romanzo quello di Lara Panvini classe, 1976 e una laurea in giurisprudenza, ma di un viaggio attraverso sensazioni ed emozioni, una discesa sulle montagne russe che porterà ad approfondire anche altre tematiche ben più profonde, come il mal di vivere e l’insoddisfazione generazionale. La suspense, i sentimenti, i personaggi reali, il rapporto padre-figlia, i moderni supereroi, il lieto fine sono gli ingredienti dell’opera (264 pagine). Insomma una storia singolare narrata con uno stile asciutto, immediato, espressivo.