Pubblicato per i tipi di BookSprint Edizioni e disponibile sia nell’innovativa versione digitale che nella classica veste cartacea, il saggio a carattere filosofico e storico indaga le scoperte dell’uomo in ambito scientifico al fine di analizzare soprattutto i concetti di spazio e tempo all’interno dei meccanismi variopinti di mente e cervello, anima e corpo.
La teoria dell’autore, nato a San Giovanni Persiceto, in provincia di Bologna, il 4 novembre del 1956, è che la realtà non è solo quella che materialmente possiamo vedere o toccare, ma riguarda anche, nella sua globalità, le nostre percezioni: è questo il motivo per cui l’essere umano tende a crearsi una propria realtà, sempre diversa da quella degli altri e diversa anche nel corso degli anni, in continua evoluzione e mai statica. Ecco perché, per lo stesso motivo, bisognerebbe evitare che scienza, filosofia e le varie scienze umane si scindano e si separino completamente, in quanto complementari alla conoscenza.
Laureato in fisica teoretica nel 1980 con una tesi dal titolo “Sul meccanismo di memoria cibernetica”, Oscar Bettelli collabora per alcuni anni con l’Istituto di Fisiologia Umana simulando processi cognitivi a calcolatore, prima di impegnarsi in ambito industriale, maturando diverse esperienze nel campo dei sistemi informatici aziendali. È in questi anni che si convince che tutte le cose non sono altro che un’increspatura sulla superficie di uno stagno e che ciò che noi vediamo è solo un riflesso, parziale, di questa totalità nascosta sott’acqua.
Nelle sue 186 pagine scritte a carattere divulgativo e quindi accessibili a tutti, e con una prefazione interessante e accattivante di Fausto Intilla, “Le dimensioni del tempo” espone dunque i concetti legati all’uomo e alla relazione soggettiva che esso ha con il reale, frutto dell’intenzionalità, della volontà e del libero arbitrio che sono insiti in ogni essere umano.