Mauro Pietro Caravaggi è del sagittario, un segno di fuoco e che denota spirito d’avventura. Proprio l’avventura l’ha portato, nei dieci anni trascorsi su di una nave da crociera come chef, a scoprire tradizioni, luoghi e culture di popoli lontani. In Slovacchia ascolta la storia della dama bianca di Levoca, una principessa realmente esistita, e da questa storia trae ispirazione per la sua, che decide di scrivere per i bambini. Le passioni dell’autore, il suo amore per l’arte sono infuse nell’opera, concedendole l’incredibile carattere di una favola che arriva folgorante a toccare la sensibilità di chi legge.
L’ambientazione della storia è un paesino della Slovacchia che vede nascere la topolina Sisa. Questa è una creatura speciale in grado di spezzare un antico incantesimo e di cui si narra in una profezia. Prigioniera della strega Malastrana, intenzionata a impedire questo destino, vedrà l’aiuto di molte creature del sottobosco, che in un'unica volontà di fratellanza e tanto tanto coraggio affronteranno questa insidiosa sfida per salvare Sisa. “La profezia di Malastrana” è una favola divertente e avvincente, un racconto per bambini denso di suspense e che ci ricorda che l’unione fa la forza.
La trama fantastica e l’ambientazione fiabesca non sminuiscono l’impianto scrittorio, che risulta incisivo e funzionale, oltre che splendidamente concepito. Lo chef Caravaggi suggerisce mentre si legge il libro dello scrittore Caravaggi, un buon bicchiere di vino bianco, tanta tranquillità e di mettere in moto la fantasia. Infatti seppure si tratti di un libro per bambini, è sicuro che più di un adulto lo vorrà leggere fino in fondo. Perché a settanta, ottanta, cento anni, si possono avere le gambe stanche e i capelli bianchi, ma il cuore e gli occhi di un bambino.