Tutto questo è “La ragazza di Grozny e il pasticciere”, il romanzo d’esordio dello scrittore di origini siciliane Vincenzo Giambra. Edito per i tipi di BookSprint Edizioni e disponibile sia nella classica versione cartacea che nel più innovativo formato ebook, il libro affronta l’annosa questione dello scontro tra russi e ceceni, elaborando concetti universali sulla guerra.
Mlada e Sergey sono i protagonisti della storia. Due personaggi frutto della fantasia dell’autore, due persone speciali. Mlada è la ragazza di Grozny. Vittima e unica superstite di una tragedia familiare, ripercorre le orme messianiche di “un uomo buono e misericordioso nato circa 2000 anni fa”, divulgando, attraverso le parabole, il messaggio che sarà solo l’uomo, e non le svariate entità religiose, a salvare l’essere umano. Solo l’uomo può mettere fine ai conflitti e portare finalmente la pace. Affinché ciò avvenga, c’è bisogno, però, di dare fiducia agli uomini di buona volontà. E uno di questi è Sergey. L’umile pasticciere che, pian piano, si convincerà che non serve a niente guardare e giudicare da fuori, ma che è fondamentale, invece, vivere dal di dentro il conflitto e dedicarsi a chi, come Mlada, cerca di porvi rimedio.
Vincenzo Giambra, nato a Castellana Sicula, in provincia di Palermo, da anni vive ad Alba, nel cuneese. Svolge l’attività di albergatore e, appena può, si dedica alla scrittura di testi teatrali finché, un giorno, scopre l’interesse per gli autori russi e quelli nordamericani, dai quali trae spunto per realizzare questo romanzo in cui guerra, umanità, fiaba e drammi personali si mescolano inevitabilmente nelle 176 pagine interessanti e piene di digressioni sui conflitti e sul senso della vita.
“La ragazza di Grozny e il pasticciere”, un libro che dà speranza, per credere che un giorno non molto lontano tutte le guerre potranno finalmente finire, così come sono iniziate, per mano dell’uomo. Per confidare che nel futuro l’amore e la pace potranno ricostruire ciò che le battaglie e la cattiveria hanno distrutto.