Sara, bambina attenta e vivace, abita nell’isola di Celestia. Costantemente cullata dal vento in un’oscillazione perpetua e a metà strada tra il mare ed il sole, i confini dell’isola sfiorano il bianco soffice delle nuvole ed il celeste del cielo.
Un insieme variegato di colori, forme e personaggi le tiene compagnia; ci sono i nonni, Elvio e Mara, il fratello Pet, le piante dell’orto, gli animali della fattoria e soprattutto la sua gatta, Meringatta, deliziosa come una meringa.
In questo mondo fatato Sara ama trascorrere il suo tempo, appollaiata su un ramo del ciliecocco si lascia accarezzare delle meraviglie che la circondano, ma un giorno avviene un fatto insolito: un rumore metallico cattura la sua attenzione e lei, curiosa fin nelle ossa, decide di scovare l’oggetto misterioso. Scopre, dopo una piccola ricerca, che a produrre quel rumore è stata una chiave caduta dal… cielo! Lucente e impreziosita da una singolare incisione, la chiave ed il suo ritrovamento danno vita ad una serie di avventure che coinvolgono la piccola Sara, esploratrice, dopo un sisma che ha provocato l’unione di un’isola sconosciuta alla terra di Celestia, dei nuovi spazi e dei nuovi e strani abitanti. Soprattutto uno che comincia a vagare per la fattoria dove Sara e la sua famiglia risiedono.
«Le orecchie appuntite e grandi spuntavano ai lati della testa e si muovevano indipendentemente, ognuna per conto proprio. Una nuvola di fumo nero come la pece lo seguiva ad ogni passo e gli copriva i piedi fino alle caviglie. In tutto il nero del corpo, gli occhi gialli, tagliati come quelli dei gatti, brillavano di una luce estranea.»
In ampie distese salate e lungo i sentieri dei verdi boschi Sara ha modo di entrare in contatto con un mondo popolato da esseri bizzarri, non tutti inclini al sentimento dell’amicizia.
I piccoli lettori si lasceranno catturare dall’effervescenza della trama, ben costruita, e dalle numerose suggestioni del testo. Nel brio caratteriale della protagonista, Dario Battistel riversa parte della propria esuberanza.