Teresa Di Clemente è stata formatrice della scuola d’infanzia per gran parte della propria vita. Per l’autrice questo non è mai stato solo un lavoro, si parla infatti di una vera e propria vocazione. A questa sua vocazione deve l’inizio del suo percorso di scrittrice, infatti è proprio per i suoi bambini che ha iniziato a scrivere storie e nel contempo a musicarle. Le storie di Teresa Di Clemente sono dei stupendi viaggi onirico/fantastici che riescono ad stimolare i centri della fantasia contemplando contemporaneamente la possibilità di dare un esempio educativo e di positiva morale.
Le cinque fiabe dell’opera si presentano in prosa e con degli inserti musicali/non-musicali. Sono infatti presenti dei testi di canzoni senza però traccia della musica, scelta dell’autrice per permettere ai lettori, anche e soprattutto i bambini, di sceglierne la melodia, la musica e di raccontare queste storie in maniera più personale possibile. Cosa c’è da imparare da “Cinque fiabe per far sognare e sorridere i bambini”? C’è l’amicizia da imparare con il racconto “La fattoria incantata”, si parla della diversità con “Il professor Acchiappaparole”, c’è da scacciare la paura della solitudine con “La rondinella Luisella”. Le restanti costituiscono invece un caso esemplare di come si debba raccontare ai bambini anche la parte brutta del mondo, dell’umanità, del dolore. “L’isola splendente” tratta con penna gentile i terribili avvenimenti dello Sri Lanka e del sud est asiatico dopo lo Tsunami del 2004. L’ultimo, “Viaggio infinito” racconta invece dell’Abruzzo devastato dopo il terremoto del 2009, riuscendo ad esaltare il valore dell’amicizia.
“La raccolta Cinque fiabe per far sognare e sorridere i bambini nasce dal desiderio di accompagnare i più piccoli alla scoperta dei grandi “valori” umani, sociali ed etici”. Così ci presenta l’opera l’autrice, che oltretutto ci suggerisce che a qualunque età, a qualunque costo: “La vita senza sogno, non può esistere”.