Quindici diversi racconti, tutti ambientati nel Friuli Venezia Giulia, terra di confine con le realtà del centro e dell’est Europa. Personaggi romanzati, ricordi autobiografici, immagini, memorie, lotte, per ricordare le vicende di un territorio che nel corso degli ultimi secoli è passato sotto quattro bandiere, non senza spargimento di sangue, prima di essere incorporato, seppur solo in parte, nello stato italiano. Impero asburgico, poi Napoleone, infine le occupazioni angloamericana e jugoslava degli anni delle due guerre mondiali hanno, infatti, messo a dura prova il temperamento di un popolo che non ha mai smesso di lottare per difendere i propri diritti. E che oggi si ritrova a condividere, nell’Europa unita, il sogno di un percorso comune, possibile solo superando incomprensioni, razzismi e campanilismi tipici del passato.
Ettorina Bossi Finocchiaro nasce a Muggia il 13 febbraio del 1936. Sin dai primi anni di scuola, quando ha appreso i rudimenti della lettura e della scrittura, ha dato libero sfogo alla penna, realizzando testi che hanno ottenuto importanti riconoscimenti a livello locale. Diplomata all’istituto magistrale, si trasferisce ad Ancona seguendo il marito e dedicandosi ai figli, per poi far ritorno, dopo alcuni anni, nella sua terra d’origine. Da quel momento in poi collabora con una rivista semestrale di Storia, Lettere e Arti e, soprattutto, ricomincia a produrre racconti che le garantiscono importanti risultati, come la finale e il secondo premio al Concorso Internazionale di scrittura femminile “Città di Trieste” e la segnalazione positiva, con il racconto breve “Le allodole di Villa Iolanda”, al concorso 2011 “Io scrivo” del Corriere della Sera.
E con questo nuovo libro, l’autrice racconta in maniera esemplare, con un testo bellissimo per contenuto e forma e dando voce a molteplici protagonisti, la terra martoriata ma splendida del Friuli, per non dimenticare e soprattutto per non dar modo alla storia di essere riscritta a senso unico.