Ugualmente importante è l'abbraccio a se stessi, che null'altro significa ritornare ad accettarsi, qualora non fosse più così. Queste due forze contemporanee, verso l'esterno (la natura) e verso l'interno (l'uomo), sono ben radicate nell'autore. Classe '82, laurea in Scienze dell'Educazione, da oltre 10 anni lavora come educatore. Lavora con ragazzi, adulti, diversamente abili. Adora la natura, gli spazi aperti e selvaggi, le lunghe passeggiate in bicicletta. Ed è alla luce del suo modo di vivere che il consiglio di ri-abbracciare l'umanità e la natura assume i caratteri di una coerenza poderosa e consapevole.
L'opera di Andrea Aromatisi, parte dall'osservazione della nostra situazione di esseri umani nell'enorme e ignoto mare del destino. Utilizza la metafora della navigazione, quanto mai calzante in quest'opera, e vede l'uomo come a bordo di una nave che procede secondo una traiettoria maestra ma non esclusiva. È possibile per l'uomo scegliere di lasciarsi trasportare in maniera passiva, oppure di essere parte attiva stabilendo le coordinate del suo viaggio. Andrea Aromatisi crede fortemente nell'uomo e nel suo potere di sovvertire la passività del destino. Non si parla del potere dell'uomo sulle cose al di fuori di lui, ma il potere di non ignorare i propri atavici bisogni, di soddisfarli attraverso l'unica strada possibile; ritornare ad essere parte di quell'ecosistema che ci ha prodotto.
Come i migliori viaggi questo libro inizia con delle domande: Cos’è che muove i nostri passi nella quotidianità? Sulla base di quali valori si fondano le relazioni umane? Quanto lo sfondo culturale limita lo spazio del singolo individuo? Sono domande a cui l'autore non deve rispondere. Il solo porle apre la strada ad una grande riflessione, ad una ricerca personale, il solo porle carica di significato l'abbraccio che Andrea Aromatisi auspica, alla natura e a se stessi