54 pagine per esprimere, con parole semplici e lineari, comprensibili a tutti, i sentimenti di un cuore trafitto dalla perdita del “piccolo” di casa. Perché la sofferenza è un sentimento comune a tutta l’umanità e nessuno può evitarla, ma può provare a conviverci, a farla entrare dentro di se, assimilarla per affrontarla e superarla attraverso un percorso duro e difficile, ma non impossibile, come quello della poesia.
Odi originali che solo chi è veramente poeta, cioè narratore dell’animo, è capace di esternare attraverso l’uso musicale delle parole che è insito nella propria persona, sin dai primi battiti. E Marilena Zaccardelli è poeta sin dalla nascita. Nata a Isola del Liri, in provincia di Frosinone, ha conseguito la maturità classica e quella magistrale e per trentacinque anni ha seguito la sua vocazione di insegnante, trasmettendo ai bambini delle scuole elementari i saperi necessari per vivere.
Felicemente sposata, si è trasferita a Sabaudia, sempre nel basso Lazio, dove attualmente risiede, e non ha mai posto un freno alla poesia che le sgorgava da dentro, partecipando anzi a svariati concorsi nazionali e pubblicando con altri autori diverse antologie. Ma con questo libro è voluta andare oltre, realizzando da sola un’opera dal forte valore emozionale e catartico che non può non essere apprezzata da chi vive la vita con passione e originalità.
“L’ultimo sogno”, un libro scritto col cuore e con l’anima da Marilena Zaccardelli, che non ha avuto paura di mettere in gioco i propri intimi sentimenti, i ricordi del passato, il primo amore e una perdita così grave per mostrare al mondo cosa significa essere poeta.