In apertura della raccolta ci sono una serie di testi dedicati ai famosi cantautori italiani: coloro che hanno saputo conciliare musica e parole, grandi musicisti, non solo perché profondi conoscitori della musica, ma anche perché grandi compositori di testi (talvolta poetici) nei quali ben riflettersi. Autori quindi di canzoni il cui contenuto spesso si riferisce al sociale, alla vita vissuta, ai sentimenti. Man mano che si procede col testo, il lettore avrà la sorpresa di imbattersi in interessanti e coinvolgenti racconti di tipo visionario e surreale, spesso mutuati dalle opere di H. C. Andersen; ed infine, per chiudere, Daniele Ossola inserisce temi importanti quali l’amore, il tempo, la solitudine: tutti presenti in componimenti che mostrano la sensibilità dell’autore. La raffinata indagine e conoscenza psicologica, tanto da riuscire a descriverne in modo approfondito.
«Vorrebbe piangere, ma di lacrime non ne ha più e il suo pianto diviene una smorfia contratta sul suo visetto pallido, un groppo le stringe la gola e il respiro si fa doloroso e irregolare in piccoli singhiozzi repressi. La donna che le sta accanto prega in modo appena sussurrato, sgranando un rosario».
Il lettore si lascia trascinare nella varietà dei mondi che l’autore propone, passando dal sociale, al sentimentale, per arrivare fino al surreale ed al racconto realistico. Leggere questo testo equivale quasi ad un esercizio catartico. Il buon livello del testo rivela un sano gusto per la parola e per il racconto. La varietà delle storie narrate rende il libro accattivante e mai banale. La riscrittura dei testi di cantautori come Dalla e De Gregori risulta piacevole e ben riuscita. Particolarmente interessanti sono poi i racconti della sezione semi-seria che propongono originali riflessioni sul tempo e sull’amore.