“Un paese in fuga e non solo” vuole indicare dei segni su come l’essere umano divide il Bene dal Male. È un’indagine sul senso del tragico specchio della condizione umana, per pensare in profondità. I crimini legali, le utopie e le distopie, la torre di Babele, la ricerca dell’anima, il principio di legalità, la concorrenza sleale della Mafia, il bisogno di trascendenza, la colpa e il karma, la Burocrazia, la meritocrazia, i privilegi e l’inefficienza, la Banca Etica, sono tutti fenomeni colti e rappresentati dall’autrice in compagnia delle pulsioni profonde che li attraversano. Un saggio scritto per i giovani che bombardati da informazioni e angosciati dal caos del mondo moderno non riescono a capire qual è la retta via da seguire.
Maria Grazia Gemelli è scrittrice, saggista, sociologa ed esperta in psicologia aziendale. Ha condotto ricerche sulla condizione lavorativa nella società contemporanea e ha svolto attività di formazione psicosociale per quadri e dirigenti d’impresa. Già nota alla BookSprint Edizioni per aver pubblicato Pescando nel cinema - e se dio fosse femmina? (2010), Chi ha ucciso la gatta? Lo stato nemico (2010), Uno stato qualunque del Novecento (2013), Attento al numero dieci (2014), ha inoltre pubblicato altri saggi: Donna e lavoro (1989), Il lavoro nella scuola elementare (1989), Lavorare in ospedale (1990), Dai fatti alle parole (1993), Io lavoro (1944), Il senso del futuro, sentimenti politici dei giovani (1994), La metamorfosi del lavoro (1995), Ridefinizione del sentire politico di destra e di sinistra (2004).