La trama. Prospero Marisotto, integerrimo professore accademico, esperto antropologo e acclamato consulente di fenomeni ambientali e culturali nonché dilettante botanico, ha trascorso la sua intera esistenza relegato nella prigionia degli schemi del sapere accademico studiando e catalogando la realtà. Il suo mondo lo ha imprigionato però nelle spire di un egotismo che lo ha portato a valutare la realtà con i soli occhi della mente allontanandolo così anche il suo unico figlio, Tuccio.
Il libro, così come la vita reale, si basa sulla contrapposizione dei diversi aspetti del sapere: la conoscenza come accumulo di nozioni e verità conclamate e il perseguimento di istinti e slanci di puro soggettivismo nella delineazione di un proprio modello di pensiero che trascende da stereotipi o standard universali di intelligenza e moralità. Nelle pagine, il conflitto dell'uomo moderno con la natura rappresenta il Leitmotiv dell’intero romanzo intorno al quale ruotano le molte vicende e personaggi bizzarri.
Il professor Prospero è colto, gentile, disponibile attento al bene comune. È considerato anti accademico nel suo ambiente. Il figlio è erba cattiva, appartiene alla rumorosa babele superficiale di oggi che non permette alla verità di emergere. Ha l'attitudine alla protesta illogica e demolitiva; distrugge il padre senza alcun rimorso.
Maria Grazia Gemelli, vive a Roma ed è scrittrice, saggista, sociologa ed esperta in psicologia aziendale. Nata con la penna in mano, è una scrittrice prolifica di saggi e romanzi. Ha pubblicato con la BookSprint Edizioni: Pescando nel cinema - E se dio fosse femmina? (2010), Chi ha ucciso la gatta? Lo stato nemico (2010), Uno stato qualunque del Novecento(2013), Attento al numero dieci (2014), Un paese in fuga e non solo (2015).