Come, ogni giorno, i miei autori condividono con me l’emozione che si prova a pubblicare un libro, oggi sono io che voglio condividere con voi l’emozione e la carica che mi arrivano da un autore che ha voluto manifestarmi il suo entusiasmo, rendendovi partecipi della gioia che ho provato nel leggere questo commento.
Vito Pacelli
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Saluti a tutti, vengo a presentarmi: sono Roberto Giordano, l’autore della saga de “L’Alba”, opera edita da BookSprint Edizioni, che ha riscosso un successo eclatante, almeno nel suo primo capitolo: “In Attesa dell’Alba”.
Tale premessa si rende necessaria affinché possa essere messo in evidenza che la Casa Editrice si è dimostrata particolarmente lungimirante sull’opera in questione, con un estenuante lavoro di editing, contatti, public relations e pubblicizzazione, nonché previsioni future in seno al reale apprezzamento del pubblico.
Ma qui termina il mio ringraziamento per il serio lavoro dei professionisti che operano all’interno di questa “Azienda”.
Perché da adesso in poi vorrei parlare di colui che La rappresenta, ovvero Vito Pacelli: per tal motivo ho voluto mettere la parola “Azienda” tra virgolette e con la lettera maiuscola.
Bene, incominciamo a “narrare” le vicende che mi hanno portato a conoscere l’Editore.
Nel 2012 sono giunto alla BookSprint perché mi dava una sensazione di “solidità”, sebbene avessi pubblicato altre opere con diverse case editrici e avessi eseguito dei lavori con il mio pseudonimo letterario.
Ci fu, ricordo, uno scambio di mail con Vito, che portò ad avere un rapporto intenso e disinteressato da parte di entrambi.
Quel che si è voluto costruire nel tempo è stato il frutto di qualcosa che voleva essere raggiunto, innanzitutto, a livello UMANO.
Perché, sinceramente, ritengo che nella società attuale spesso venga meno il requisito fondamentale che porta ogni persona a relazionarsi con un’altra, in qualsiasi contesto lo si voglia analizzare.
Nell’ambito editoriale, poi (parlo per cognizione di causa, credetemi), il riuscire a trovare una persona cortese, disponibile, corretta ed ETICAMENTE allineata alla professione che esercita, diviene ostico e, in taluni casi, persino impossibile.
Se poi si pensa al giro di “affari” che ruota intorno alle pubblicazioni, ci si rende subito conto di quanto poco importi la qualità del prodotto proposto…
Ecco perché, di norma, gli editori medi non valutano minimamente quel che viene stampato: si limitano a pubblicare e basta, perché questo rappresenta un guadagno effettivo nei loro “magri” portafogli, a prescindere dall’evoluzione dell’opera proposta in ambito di marketing e vendite…
Vi assicuro che invece, la mia esperienza con quest’uomo è stata completamente differente, al di là di mere constatazioni a carattere filosofico e/o personale.
Mi limito a giudicare oggettivamente quel che è stato.
Mi era stato detto dalla persona che dirige la BookSprint che “In Attesa dell’Alba” meritava di essere messa a disposizione del pubblico e che, sempre secondo lui, nell’arco di poco tempo ne avrei avuto la prova, se solo gli «avessi fatto fare come sapeva che doveva essere fatto» (parole sue).
Ebbene, ecco che, in poco più di un mese, il romanzo pubblicato è stato scaricato in download oltre 13000 volte (ed oggi continua ad essere richiesto).
La cosa, già di per sé (positivamente) scioccante a livello emotivo, è stata oggetto di profonda riflessione da parte del sottoscritto, che è giunto a porsi una sostanziale domanda: PERCHÉ?...
Ma la questione ha trovato subito una risposta.
Dietro ad ogni lavoro ci deve essere la passione di chi crede in quello che fa.
Partendo da questo assunto, la passione scaturisce naturalmente solo se chi ci crede rispetta il lavoro delle persone che credono in lui.
E questo, molto semplicemente, è quello che fa Vito Pacelli.
Rispetta il lavoro degli autori che si affidano a lui, con estrema correttezza e diligenza, senza dare l’ormai scontato “colpo al cerchio e uno alla botte”…
Ecco svelato il motivo del successo di questo bravo Editore, che sorge dalle ceneri di un uomo che aveva gettato al vento il principio vitale che lo contraddistingueva e che doveva essere conosciuto.
Permettetemi di sottolineare il fatto che non sto lusingando né la Casa Editrice né il lavoro da essa svolto; sto semplicemente esprimendo un giudizio positivo (che si aggira sul dieci e lode) su chi l’ha voluta, così come è presentata ai nostri occhi.
Vito Pacelli è ancora una di quelle persone che inizia un percorso solo se è certo di portarlo a termine.
Vorrei congedarmi dopo questo lungo (anzi, probabilmente prolisso!) commento, riportando parte di una mail scritta a suo tempo e destinata a Vito; questo per ricordarmi quanto rimasi sconcertato ma piacevolmente colpito, subito dopo aver visto il video andato in onda su Rai 2 a “Parliamone in famiglia”.
“…Dunque, innanzitutto vorrei iniziare dicendoTi che mi fa molto piacere avere a che fare con qualcuno che è riuscito a mettersi a nudo davanti alle telecamere, cospargendosi di “pece e piume” per gli errori commessi e per le esperienze giovanili sbagliate; tale persona non solo è riuscita a mettere al bando formalismi e cliché sull’editoria, ma è stata in grado di proiettarsi al di là della propria stessa immagine, trasmettendo un messaggio di uguaglianza e redenzione che certamente ha “colto nel segno”. Nel panorama sociale odierno, il Tuo intervento è stato come acqua lenitiva sulle fiamme del falso e malcelato perbenismo di massa, il cui intento potrebbe realmente fare breccia nella dura trama di cui è composto il tessuto dell’indifferenza. Che dire… sono lusingato di essere stato pubblicato da qualcuno che ha dimostrato di avere gli “attributi giusti”, pronti ad essere sfoderati contro tutto e tutti…”
Un grosso saluto e un abbraccio ai ragazzi della redazione e a tutti coloro che prestano la loro opera all’interno della BookSprint Edizioni.
Soprattutto a te, Vito!
Roberto Giordano