In questa cornice sfavillante, noi, insieme a Jusi Sanfilippo, abbiamo presentato la prima finalista di “Casa Sanremo Writers”. Silvana Roselli, sanremese autrice dell’inedito “L’eredità di Elisa”, ci ha parlato del suo libro, di com’è nata in lei l’idea di questa storia e di come l’ha sviluppata.
Ambientazione storica, misteri e storie d’amore popolano questo romanzo che ha riscontrato i favori della nostra giuria, tanto da meritarsi la finale, e che ha affascinato anche i presenti.
Mamma, moglie e lavoratrice, Silvana Roselli ha raccontato anche di come l’amore, che pervade l’intero testo, sia importante per lei. Amore in senso lato che, secondo l’autrice, è il vero motore di tutto il mondo. Da donna impegnata su più fronti, a partire da quello familiare e lavorativo, Silvana Roselli, nel suo libro parla anche delle donne, elogiandone la loro forza ed il loro spirito di sacrificio. Per l’autrice, però, il messaggio più importante di tutti, su cui, alla fine, s’incentra tutta l’opera è questo: “Attenzione, nella vita non farti scappare nulla, altrimenti potresti vivere di rimpianti”. Lei, fortunatamente non ne ha, anzi, due anni fa è riuscita anche a coronare un sogno che coltivava fin da bambina e, cioè, quello di pubblicare un libro.
È targato BookSprint Edizioni, infatti, il suo “I primi quattro per gioco”, una raccolta di racconti in cui, oltre ai generi giallo e rosa, troviamo anche, due storie molto singolari. La prima parla di un cane randagio, ed è narrata dal punto di vista dell’animale stesso; nell’altra, invece, abbiamo un giallo molto “particolare”, con protagonista una pianta esotica dai poteri allucinogeni che, nell’arco di una settimana, sconvolge completamente la vita di una famiglia “quasi” normale. Mescolanza di generi, estro creativo, capacità di reinventarsi a seconda delle situazioni sono parte integrante della personalità di questa autrice e, come s’intuisce, si riflettono appieno anche nei suoi scritti.