1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Quando scrivo sono un’altra persona. Divento felice, indipendentemente da quello che sta succedendo nella mia vita di tutti i giorni. Da qui lo pseudonimo. “Naomi” deriva dall’ebraico e viene ricondotto al sostantivo “no’am”, che significa “gioia”, “delizia”. È così che mi sento. La scelta di Nao Omi, staccato, serve a sottolineare ulteriormente la scissione tra le due Me: la persona che sono quando non scrivo e la persona che sono quando scrivo.