1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Non ricordo che ci sia stato un giorno, un momento in cui ho deciso di diventare scrittore. Non so nemmeno se basta aver scritto un libro per definirmi tale. Mi ritrovo per caso nei panni dello scrittore, ma mi sento a disagio come se questi panni non mi appartengano. Nella vita credo di non aver mai preso nessuna decisione di nessun tipo, ho lasciato che fosse la vita stessa a decidere per me. Mi ci sono trovato immerso e l’ho accettata come una fatalità. Mi sono lasciato trascinare dal flusso degli avvenimenti, badando solo a non farmi travolgere da essi. Mi sento più un osservatore che un protagonista della mia stessa vita. Ho vissuto quasi sempre nel mio paese, a Lentini (SR), qui sono nato, qui ho fatto i miei studi, qui ho esercitato la mia professione di insegnante e qui trascorro ora le mie giornate di pensionato, leggendo e, di tanto in tanto, “quando mi scappa”, scrivo.