1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
La mia vita è scivolata via molto velocemente, ricca di impegni quotidiani di vario genere; lavoro, sport, hobby e quando meno me lo aspettavo, mi sono ritrovato immerso nel fantastico mondo della poesia e della narrativa. Sono nato a Villaputzu, un bel paesotto di circa cinque mila anime, ubicato lungo la costa sud orientale della perla del Mediterraneo: la Sardegna. Da famiglia discretamente numerosa, operosa e di sani principi.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento particolare, anche se prediligo le prime ore del giorno. Mi sveglio sempre presto, intorno alle 06 e quando non ho altri impegni, a mente fresca, dedico un paio di ore alla scrittura.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ce ne sono diversi, ma come ho già detto in altre circostanze, sicuramente Dan Brown.
4. Perché è nata la sua opera?
Per dare libero sfogo alla fantasia e per mettere in evidenza alcuni elementi fondanti delle società costituite.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La mia vita oltre che veloce è stata abbastanza movimentata, ho lasciato la casa natia all'età di diciassette anni per emigrare in Germania in cerca di fortuna, per tornare poi, dopo due anni, definitivamente in Italia. Ho fatto diversi lavori ma quello che mi ha impegnato maggiormente è stato il trentennio trascorso nella Polizia di Stato. Un'attività che mi ha fortificato dentro, l'esperienza dei tremendi anni di piombo, vissuti in buona parte a bordo delle Volanti che operavano a Roma, sono stati molto intensi e ricchi di contenuti che, un giorno, forse, racconterò.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo per esprimere concetti e punti di vista, dare sfogo alla fantasia e puntare a divertire il lettore. Non si fugge dalla realtà, forse la si arricchisce la si rende pertinente e la si indirizza verso le nostre aspettative.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Alcuni passaggi sono vicini ad esperienze vissute, ma l'insieme è pura fantasia.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Me stesso.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ai miei cari.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Andrà sicuramente alla grande, ma tanti lettori sono attratti dal fruscio delle pagine cartacee.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Impigrisce ancor di più gli svogliati, molto utile per i diversamente abili.