“Concetta Bellinfante - Una maestra “sovversiva” nell'Abruzzo dell’Ottocento” è un romanzo atipico, nel quale alla creatività del genere letterario si affianca il ricorso frequente al registro storico e saggistico. Il libro che porta la firma di Luigi Falcocchio, è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edzioni (e-book disponibile).
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e vissuto nei miei primi trent'anni a Palena, un paese montano dell'Abruzzo interno, ai piedi della Maiella, l'ultimo comune della provincia di Chieti, confinante con le più famose località turistiche di Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso, un luogo ricco di storia e di bellezze naturali.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ne citerò tre, posti sullo stesso piano: “Il vecchio e il mare” di E. Hemingway, per la forza e la capacità di amare la vita che esso trasmette; “Gente di Dublino” di J. Joyce, per il modo delicato e profondo con il quale l'autore racconta la sua terra e le emozioni universali dei suoi abitanti; “I promessi sposi” di A. Manzoni, per come quel grande scrittore e grande italiano ha saputo coniugare il rigore della ricerca storica con la evocazione di sentimenti e di valori alti e senza tempo.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è come parlare con una cara amica che mi capisce e mi comprende. Le emozioni che provo sono indescrivibili forse perché sto realizzando il mio sogno di mettere in pratica la mia passione per la scrittura.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto della mia vita reale è presente in questo libro. Quello che ho scritto è tutto vero; le vicende raccontate nel libro sono realmente accadute.
Un libro di denuncia che testimonia la triste vicenda di una donna e del suo calvario, lungo decenni fatto di umiliazioni, violenze e tradimenti. Una donna, Florena che delusa dalla propria vita trova sfogo nel raccontare la sua storia in un libro autobiografico edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel duplice formato cartaceo/e-book.
47 poesie per raccontare la quotidianità, l’amore filiale, coniugale e amicale. Il mondo interiore di Giulietta Straccia è reso in “Sapori dell’anima” una bella raccolta di versi, pubblicata dalla casa editrice BookSprint edizioni sia nel classico formato cartaceo che nel moderno formato dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è vuotarmi in un foglio, mettere a nudo la mia anima, mi fa stare bene.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Le poesie sono personali, sono emozioni, sensazioni, rabbia, dolore, sentimenti che mi hanno accompagnata finora ed ho sentito il bisogno di raccontarli.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me scrivere questa raccolta, ha significato prendere coscienza del fatto che ogni emozione positiva o negativa vale la pena essere vissuta! Proprio la forza che sprigiona l'emozione ci sprona a gioire o reagire.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono delle domande estremamente difficili a cui rispondere! Provengo dalla Calabria e mi sono trasferito a Salerno per studiare, e poi avendo vinto un concorso nell'esercito, ho vissuto praticamente un po' dappertutto! Io non mi ritengo uno scrittore ma semplicemente uno scrivano che tende il più possibile a poter essere, un giorno, dichiarato scrittore. So con precisione quanto ho deciso di incominciare a scrivere perché coincide esattamente al momento in cui mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla! Ho rifiutato nella maniera più totale l'idea della disperazione o dell'abbattimento morale ed ho deciso di combattere la SM scrivendo tutto quello che mi passava per la testa. Forse non è molto nobile ma, in ogni caso, mi ha aiutato a non crollare.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ora come ora, la scrittura mi ha preso totalmente. La scrittura in quanto tale è diventata parte integrante del mio modo di essere: vedi piano piano nascere qualcosa di tuo. Pensi e scrivi, non va bene? Stracci tutto e ricominci da capo, pagina dopo pagina e la cosa più interessante che mentre scrivi ti escono altre idee e imperterrito non ti fermi più. A volte non esce nulla dalla tua testa ma appena ti viene un'idea ecco che tutto ricomincia. Le emozioni sono quando alla fine vedi il risultato. Il tuo libro ha preso forma, ma la sensazione più bella è quando il postino suona e dice: "Ho un pacco per lei" Tu sai perfettamente di che si tratta, fai le scale tre alla volta e infine dopo aver strappato il nastro del pacco, ti ritrovi tra le mani la tua fatica il tuo lavoro terminato. Una gioia immensa.
Ilaria Baldi, socia di Parent Project onlus, presenterà, lunedì 7 settembre 2015, “A te – lettere di una madre al proprio figlio”, libro autobiografico dedicato alla sua esperienza di madre di un bambino affetto da Distrofia Muscolare di Duchenne, patologia genetica rara che si manifesta a partire dai primi anni di vita. Il testo, pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni, sarà disponibile in formato cartaceo e versione e-book. I diritti d’autore saranno destinati al Fondo Cannella per il finanziamento della ricerca scientifica nella DMD.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Non è facile parlare della mia vita perché in realtà pur avendo solo 36 anni mi sembra di aver già vissuto due vite. La prima ha avuto origine il giorno della mia nascita ed è stata, fino a circa sei anni fa, una vita piuttosto bella. Dopo l'università ho conosciuto il mio attuale marito e nel frattempo ho iniziato a lavorare con mio padre nella sua società. Avevo tutto quello che potevo desiderare. La seconda vita, invece, ha avuto origine dal momento in cui sono rimasta incinta del mio primo figlio, Alessandro. Da quel momento, infatti, purtroppo mi sono trovata ad affrontare tanti problemi e tante sfide. La più difficile è stata ed è tuttora la malattia di Ale, la distrofia muscolare di Duchenne. Si tratta di una malattia genetica rara e ad oggi non curabile che colpisce i muscoli di tutto il corpo.