2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c’è un momento particolare, scrivo quando ne ho voglia e quando scrivo non smetterei mai.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi piacciono molto la Mc Cullough, Cussler, Cammilleri. In assoluto preferisco i Grandi Autori della letteratura russa, Hemingway, Asimov, Stout e Salgari che continua ad affascinarmi.
4. Perché è nata la sua opera?
Non c’è un perché'. Quando mi viene un'idea ho bisogno di metterla su carta, mi piace vederla crescere e prendere strade che non avrei mai immaginato, fatico a starle dietro, mi guida dove vuole e mi piace rincorrerla. Nel caso di "Quattro secondi" pensavo alla medicina del futuro ed è scattata la penna!
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Mio padre aveva un gran numero di libri che presto ho iniziato a leggere cominciando proprio dai grandi classici russi.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Sicuramente non è un’ evasione ma neppure un modo per raccontarla, direi che per me scrivere è un modo per capire meglio. Il mio lavoro non mi ha mai lasciato tempo per fermarmi a lungo a riflettere, scrivendo (o parlando tra amici) fisso e sviluppo idee e concetti che si aggiravano nella mia mente senza una veste precisa. Scrivere è conoscere meglio me stesso e il mondo.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Non c’è quasi nulla di autobiografico, ma dietro i personaggi sicuramente ci sono i miei dubbi, i miei interessi, i miei sogni.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Per la stesura nessuno, quando scrivo come ho già detto corro dietro alle idee e non mi fermo a chiedere pareri o giudizi. Solo alla fine (se quello che ho scritto mi piace) lo faccio leggere. Mia moglie invece è stata determinante per la pubblicazione; senza di lei "Quattro secondi" sarebbe rimasto in un cassetto a far compagnia alle altre cose che ho scritto.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie e subito dopo alle due figlie.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Probabilmente sì anche se mi dispiace. Anche la letteratura ha fretta come tutto e tutti in questo mondo e i vecchi cari libri di carta sono destinati a soccombere. In favore degli e-book giocano poi i costi contenuti e ancor più gli spazi: la mia casa trabocca di libri!
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Da ragazzo ero affascinato dalle commedie che trasmetteva la radio. Se mi ammalavo e non potevo andare a scuola chiudevo gli occhi e avvolto nelle coperte ascoltavo isolandomi completamente dal mondo. Che bello! Non ho esperienza diretta di audiolibri, ma se somigliano a quelle voci dell'infanzia sono i benvenuti.