Vladimiro Barberio nel suo secondo libro racconta una storia di fede, amore e altruismo. “Un amore infinito – Storia di Carlo e Maria” è il titolo che dà alla sua nuovo romanzo pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni (versione e-book disponibile).
1 Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Fin da bambina mettevo nero su bianco le mie emozioni, tant’è vero che scrivevo già le lettere alla mia ipotetica mamma, pur non conoscendola. La scrittura mi dà gioia, mi fa sentire libera di esprimere tutte le mie emozioni.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutta la mia vita è nel libro.
Enrico Gandolfini torna in libreria con un nuovo romanzo “Quando verrà il momento”, raccontando il rapporto fra un uomo e tre donne: due del passato e una del presente. Il volume profondo, intenso, pieno di phatos è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni ed è fruibile anche nella moderna versione dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nato e vissuto a Brescia, ma con il cuore al Sud. La nonna materna era di Marina di Camerota, un bellissimo paese della costa cilentana, ed io, da quando aveva un anno di età fino a ventitré anni, età in cui ho iniziato a lavorare, trascorrevo là i tre mesi estivi. I miei parenti, i miei amici, i luoghi, mi sono rimasti nel cuore e li ho descritti in tre dei miei sette libri. Studi classici, laurea in Giurisprudenza, bancario, e ora felice pensionato. Felicemente sposato, due figli maschi: il primo, 31 anni, sposato; il secondo, 26 anni, prossimo alla laurea e, speriamo, ad una vita autonoma. Non mi considero uno scrittore, nel senso professionale della parola, ma una persona che sente in sé l'urgenza del narrare, di raccontare emozioni, vite, passioni, sogni, speranze. Perché il racconto è ciò che resta di una vita e una vita esiste solo se viene raccontata. Le biblioteche, anche quelle scientifiche, altro non sono che un'infinita raccolta di racconti: un trattato di fisica e un'opera di poesia sono entrambi racconti e parlano di noi, anche se sono stati scritti centinaia di anni prima.
La commedia fin dalla sua nascita in Grecia nel V secolo a. C. si configura come un componimento dalle tematiche leggere e divertenti che hanno lo scopo di intrattenere il lettore. Ed è proprio questo quello che fa Antonio Materazzi, autore di “Sei divertenti commedie”. Il libro pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni è disponibile sia nel tradizione formato cartaceo, che nel moderno formato dell’e-book.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a S. Felice sul Panaro (MO),e abbandonato da mia madre e cresciuto da mio padre fino alla sua morte quando io avevo 18 anni. Rimasto solo ho smesso di studiare e ho cominciato a lavorare per mantenermi. Ho poi raggiunto il diploma come privatista. Alla età di 10 anni mi sono trasferito a Modena, a 25 anni mi sono sposato e dal 1968 vivo a Chiavari (GE) , dove, con mio figlio ,conduciamo una piccola officina meccanica che produce articoli per la pesca sportiva.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Quando scrivo non faccio altro che riportare quello che, in quel momento, sto vivendo. Se il personaggio in azione prova paura, io sono spaventato; se gioisce, io sto provando quel sentimento. È in pratica come se io vivessi molteplici vite, tutte diverse fra loro perché ogni personaggio è diverso dagli altri. Sembra difficile da capire per chi non è scrittore ma non ci sono altre vie per verificarlo se non l'iniziare a scrivere.
La tanto amata Milano, città natale dell’autore, torna a essere la scena entro la quale si svolgono le vicende di una giovane ispettrice di polizia. “Lo spettro di Cassandra”, il nuovo libro di Giampiero Del Corno pubblicato per la BookSprint Edizioni (disponibile anche in versione e-book), è un romanzo poliziesco dalle tinte forti che si sviluppa su una trama intricata di pedofilia e delitti efferati.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura rappresenta per me, fino dalla pubertà, un canale catartico rispetto a tutte le emozioni. Può essere espressione dei sogni più reconditi e delle gioie più intense, ma anche delle esperienze dolorose e di quelle traumatiche. Quando le emozioni fluiscono dall'interno e prendono la forma di parole scritte, è sempre un senso di benessere e libertà ciò che provo.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da una bellissima provincia siciliana: Siracusa, una ex-capitale della Magna Grecia. Fin dalla prima infanzia (periodo che non è lontanissimo dai tempi attuali) mi diletto a scrivere cose assurde sognando di essere annoverato tra i più grandi scrittori (forse sembra un capriccio da bambino viziato più che un'ambizione). Non è l'unico sogno che ho, ne ho tanti altri. Ciò che motiva i miei sogni è l'insieme di problemi e di esperienze che mi sono ritrovato ad affrontare. La mia vita è sempre stata difficile a causa della mia povertà e dei conflitti interiori e interpersonali che affliggono troppo spesso tutti coloro che mi stanno intorno. Sono molto sensibile e anche molto emotivo, sebbene nella fase adolescenziale la mia emotività sia stata sostituita da un tormento tanto invisibile quanto dannoso, forse per vergogna e mancanza di autostima.