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BookSprint Edizioni Blog

Lunedì, 30 Maggio 2016 10:51

Intervista all'autore - Bruno Brughera

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato e cresciuto a Lugano, in Svizzera. Fin da piccolo ho potuto vivere a sprazzi anche la vita di paese in montagna, a contatto con la realtà rurale, con una forte spinta verso la terra, gli animali, la natura in genere. Dopo l'adolescenza , nei primi anni da ventenne, ho iniziato ad avere problemi agli occhi. Nel corso degli anni malgrado questi problemi, ho avuto modo di fare diverse esperienze come terzo mondista in sud e centro America per conto proprio e lavorando soprattutto nel sociale a casa mia. Malgrado la disgrazia di vivere con dolori quotidiani agli occhi, questi, mi hanno sempre dato l'opportunità di cambiare e intraprendere nuove strade ed è proprio con l'ultimo stop che mi sono reinventato un nuovo percorso professionale creando con tre amici un’associazione per offrire opportunità a livello sociale con i cavalli a chi ne facesse richiesta, da bambini, adolescenti persone con handicap ecc.
Sabato, 28 Maggio 2016 15:30

Intervista all'autore - Laura Nalesso

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Non ho mai pensato di diventare scrittrice. Le cose accadono nella vita senza che le controlli. Ho scritto, ma non so se sarò mai scrittrice. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? La mattina il pomeriggio, la sera... e la notte, quando i pensieri incespicano come passi tra i rovi. 3. Il suo autore contemporaneo preferito? Charles Baudelaire. Nessuno è più contemporaneo. 4. Perché è nata la sua opera? Per dare una forma alla malinconia? Per congelare la nebbia? Per cristallizzare le fiamme in uno specchio ardente? Non lo so. Se lo sapessi forse non l'avrei scritta.
Sabato, 28 Maggio 2016 11:16

Intervista all'autore - Enrica Cortenova

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Per me scrivere è come parlare, con la differenza che posso inventarmi delle cose, delle situazioni e i miei interlocutori non mi interrompono sino alla fine, momento in cui hanno facoltà di esprimere ciò che pensano. Ma soprattutto è poter concretizzare la mia fantasia e quando ci riesco, scrivendo appunto, provo un appagante senso di quiete e di accrescimento non solo rivolto a me stessa ma anche a chi ha voglia di leggermi. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Poche cose, essendo un giallo, ma credo che, soprattutto per gli scrittori in erba, alcuni aspetti della propria vita entrino spontaneamente nella stesura del proprio lavoro.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è un impulso, è un istinto. È la voglia di iniziare un dialogo nel quale esprimo i miei pensieri. È un modo per comunicare attraverso le parole, le emozioni che provo e che vorrei trasmettere a chi mi legge, intrecciando la sua fantasia con la mia. Quando per esempio descrivo un paesaggio, vorrei che il lettore lo immaginasse non come le mie parole lo descrivono, ma come lui lo immagina, come la sua fantasia lo vede, sollecitato sì dalle emozioni che mi hanno spinto ad usare quelle precise parole, ma che possano suscitare in lui sensazioni ed emozioni diverse dalle mie. Sono convinto che le emozioni che prova chi scrive, dipinge, scolpisce, progetta un grattacielo, o comunque crea qualcosa, siano così profonde da non poter essere descritte, perché sono un vorticoso amalgama del cervello con l'anima.
Venerdì, 27 Maggio 2016 10:07

Intervista all'autore - Roberta Caradonna

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Io sono nata a Colle di Val d'Elsa ,che si trova in provincia di Siena e ho sempre vissuto qui. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Posso sembrare molto presuntuosa ma gli consiglierei il mio. 3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book? Sinceramente io preferisco il cartaceo perché mi piace sfogliare le pagine e sentirle tra le dita, anche se riconosco tutti i vantaggi dell'e-book. 4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato? Io ho iniziato a scrivere dopo le scuole medie; pensare che odiavo sia studiare che leggere. Poi sono andata a lavorare in fabbrica e quando tornavo a casa dopo una giornata di lavoro mi mettevo a scrivere, e tutti i problemi sparivano e io mi sentivo libera e attraverso le parole. Entravo in un mondo pieno di sensazioni bellissime e uniche.
Giovedì, 26 Maggio 2016 09:55

Intervista all'autore - Nina

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Ciao mi chiamo Rocchina, ma da quando mi sono trasferita a Milano mi chiamano tutti Nina. Ho 44 anni sono una persona normalissima, molto sensibile e quando vedo persone che soffrono o hanno problemi di salute o problemi di qualsiasi genere ,io piango subito. Vorrei aiutare tutti, ma purtroppo oggi di persone sensibili non se ne vedono molte. Sono tutte attaccate al materialismo alla bella vita al lusso, a me questo tipo di vita non piace .Se avessi la possibilità andrei in Africa a fare volontariato, andrei negli ospedali ad aiutare il prossimo, questo è un altro sogno che ho nel cassetto, purtroppo per una serie di problemi oggi non posso. Sono nata a Colliano provincia di Salerno, un paesino piccolo in cui ho vissuto per 31 anni, poi ho deciso di trasferirmi a Milano, dove risiedo da 14 anni. Dopo tante storie vissute nella mia vita non belle, all’ età di 29 anni ho deciso di iniziare a scrivere la mia storia e il mio sogno si sta avverando, non so esternare le mie emozioni con gli altri e quindi per me scrivere è uno sfogo e un piacere e di sicuro continuerò a scrivere.
Mercoledì, 25 Maggio 2016 12:21

Intervista all'autore - Giuseppe Conforti

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono un ex avvocato, un ex giudice ed un ex di tante altre esperienze lavorative che, dall'età di vent'anni, mi hanno consentito, dopo il superamento di una serie di concorsi pubblici, di svolgere numerose altre attività come docente di diritto e funzionario dello Stato, prima di dedicarmi in via definitiva alla avvocatura ed alla funzione giudiziale presso il tribunale di Roma. È sempre stata tuttavia, per me, un'esigenza prioritaria ed irrinunciabile quella di scrivere. Già da adolescente scrivevo racconti e brevi romanzetti oltre a comporre versi in lingua o in vernacolo, ma si trattava solo di semplici esperimenti privi di ogni finalità se non quella di un intimo appagamento. La decisione di "diventare scrittore" per me non c'è quindi mai stata ma è accaduto che dopo avere riempito migliaia di pagine per motivi professionali, ho pensato di convertire l'abitudine a scrivere in una ricerca più raffinata e di conferire una dignità diversa agli scritti sostituendo in essi, alle esigenze imposte dal dovere, le semplice ricerca dei sentimenti ed il piacere di provare le emozioni suggerite dalla fantasia.
Lunedì, 23 Maggio 2016 10:27

Intervista all'autore - Elio Pinzi

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Vengo da un paesino di montagna, Abbadia San Salvatore, sul monte Amiata. Prima dei trent'anni mi sono trasferito a Mantova dove sono rimasto fino al 2011. Sono un ex impiegato del Ministero dell'Economia e delle Finanze in pensione e ora mi dedico esclusivamente alla mia famiglia e alla mia passione: la scrittura. Quando e perché ho deciso di diventare scrittore? Cosa dire, è una passione che ho sempre avuto fin dagli anni del seminario, poi per vari motivi (il lavoro innanzitutto) l'avevo messa in un cassetto, anche se a dire il vero ogni tanto mi dilettavo nello scrivere pensieri o poesie che poi mettevo da una parte e finivano per cadere nel dimenticatoio. Un giorno, era il periodo di Dan Brown e del suo "Codice da Vinci", preso più dalla curiosità che da quanto scriveva, decisi di rispolverare la mia conoscenza in materia religiosa e cominciai a fare delle ricerche.
Sabato, 21 Maggio 2016 15:08

Intervista all'autore - Gabriele Velotti

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Napoli, dal suo cuore, sono nato nel rione Sanità e ci ho vissuto per tutti gli anni della giovinezza. Ho conseguito il diploma di geometra ed ho sempre lavorato in cantieri edili. Ho vissuto sempre fuori, su lavori in tutta Italia. Ho iniziato come impiegato e ho finito con appaltare lavori in proprio come direttore tecnico di impresa. Mi sono sposato nel ’62, separato nel’68, divorziato nel’84, risposato nel ’95. Ho avuto due figlie di cui una superstite e una mi ha lasciato per un tumore. Ho quattro nipoti. Con l'attuale moglie non ho figli e meno male! 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Tutte le ore non dedicate al sonno mi vanno bene.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Nelle terre padane, dove d'inverno, con la nebbia, si legge molto, chiusi in casa e d'estate, a causa del sole e del caldo insopportabile, si cerca un luogo fresco per dedicarsi alla lettura. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Il piccolo principe di Saint'Exupéry oppure le opere di Roberto Piumini. 3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book? Sono favorevole all'e-book anche se penso che il cartaceo convivrà con l'elettronico.

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