Dopo tre anni, tra gelosie, dispetti e romanticismo e con il finiredellascuola, la loro storia finisce. Sembra un rapportoascrivibile al primo infantile amore che ognuno incontra nella vita, ma in realtànessunodei due ha dimenticato l’altro. La loro storia verrà scritta anni dopo da Claudio e diventeràun portale temporale per Alessandra che potrà riuscire così a ripercorrere le tappe di quell’antico, primo e splendidoamore.
Vito Lapertosa nasce nel 1992 a Monopoli (Bari). Scopre la propria passione per la scrittura durante il corso di studi come peritoelettrotecnico presso l’istituto industriale “Vito Sante Longo” di Monopoli, in cui si diplomerà. Qui incontra dei professori in grado di cogliere in Vito la scintillacreativa che nessuno aveva ancora compreso, riuscendo al contempo a indirizzarlo verso questo mondo. Si classificasecondo ad un prestigioso concorso regionale di giornalismo nel 2011. Nel 2012realizzaun suo altro sogno, quello di arruolarsi nell’Aeronautica Militare. La vita del nostro autore è segnatadalla morte del padre a cui dedica il suo primoromanzo “Un amore per la vita” e i cui insegnamenti sono diventati parte della sua quotidianità e della sua attivitàcome scrittore.
Il modo di scrivere di Vito Lapertosa è secco e asciutto. La narrazione procede spedita e leggerasenza però rinunciare a delle belle e intense parentesi. La giovaneetà dell’autore c’è tutta nel suo modo di approcciarsi alla scrittura e portacon sé quella ventata di freschezza di cui, spesse volte, la narrativa manca. Parimentenon c’è l’immaturitàtipicadell’età, forse perché c’è la fattualità di una scelta istintualmente ricercata di una storia perfettamente calzanteall’autore, di cui troviamotraccia, consuetudine narrativa anche questa, all’interno del testo, specialmente nellaparteiniziale dove si narra di Claudio e del suo amore per la scrittura. Soprattutto per questi motivi, “Un’amore per la vita” risulta essere una promessa di una lunga e buonacarriera nel mondo della narrativa di Vito Lapertosa.