Linda è così come la si vede, semplicemente una brava persona con un grande coraggio, che non si fa chiamare “Carmelinda” (suo vero nome) praticamente da quando è nata. Anche il cognome costituisce un esempio emblematico di predestinazione. La missione che la giovane Linda ha intrapreso è quella della vita.
“L’Angelo – il tesoro nascosto” (98 pagine, BookSprint Edizioni, versione ebook disponibile) è il racconto autobiografico di questa missione che in questo caso è anche contro il mondo. L’autrice, giovane siciliana di Licata, dopo un matrimonio in cui ha scommesso e perso tutto, rimane incinta di un uomo che le promette, vanamente, di darle quell’affetto e la famiglia che da sempre Linda sogna. L’uomo svanisce, Linda rimane, ma non è più sola. Una piccola nuova vita cresce dentro di lei. Anche nei tempi moderni in cui viviamo (nemmeno lontanamente evoluti quanto li crediamo) una giovane ragazza del sud e mamma single non ha vita facile. Allora la famiglia, gli amici, indirettamente la logica basale dell’intero mondo, le dicono che deve abortire. Sì perché la vita che piano cresce nel suo grembo viene percepita come un problema da risolvere in anestesia locale su un tavolo operatorio. Linda non ci sta. Lei crede fermamente che la vita è sacra, perché ci sono donne nate già madri e lei è una di queste. Allora inganna e mente, finge l’aborto, finge di partire per Bologna per proseguire gli studi. In realtà si rifugia presso un convento di suore a Niscemi. La accolgono come una figlia, la ospitano per i successivi sette mesi fino al parto, fino al realizzarsi del miracolo. Linda rischia la vita per dare alla luce la creatura ma Dio, il fato o chi per lui, decide che non è ancora la sua ora, decide che dovrà crescere la sua creatura. L’amore, il destino, la volontà prendono forma di bambina e nome Gianna.
“L’angelo – il tesoro nascosto” è la testimonianza di una donna forte, contro tutti e tutto, di una fede e di un’incrollabile volontà, di un ideale, quello della vita, condivisibile e apprezzabile da chiunque al di là della posizione che si possa prendere rispetto all’aborto. Gianna conosce la storia della sua nascita e la conosce come una favola ed in fondo è un po’ lo è, in fondo qualcosa di magico in tutto questo c’è. Fra i tanti l’insegnamento che più colpisce lo troviamo nella dedica di Linda Missione al proprio angelo custode: “Chi salva la vita anche di un solo bambino, salva la vita di un’intera umanità”. È qualcosa alla portata di tutti, è semplice, ma spesso ce ne dimentichiamo. Troppo abituati a non ascoltarci, persi fra fredde logiche convenienti e più comode, troppo abituati a dimenticare la nostra anima e ciò che essa ha da sussurrarci.