Per questo la sua vita e quella di sua madre non sono state mai semplici, ma la grande forza interiore di entrambi li ha portati ad andare avanti sempre, vivendo un'esistenza dignitosa e pacifica.
Parte tutto in Ecuador, a Riobamba, ai piedi del vulcano Chimborazo, tra le Ande. Tutto ha inizio durante una sera quando Rosa, la mamma, inizia a strapparsi i vestiti e a farne pannolini per il futuro nascituro. All'oscuro dei genitori, di notte, si ripara nelle cucine e, da sola, dà vita al piccolo Luis. Scoperta all'alba dal padre, è costretta ad andare via di casa e a riparare dall'amica Antonieta, che le dà ospitalità per alcuni giorni. In poco tempo riesce a trovare lavoro come cocinera (cuoca) e ogni volta porta con se il suo figliolo, pur di non lasciarlo solo.
Amato dalla mamma, che fa di tutto pur di dargli la possibilità di vivere, il piccolo Luis capisce sin da subito come è difficile la vita in Ecuador, ai piedi della Serra Fredda, specie per un ragazzo privo del padre. Varie esperienze si susseguono (la scuola, il lavoro con la madre, la nascita degli altri fratelli, l'anno di militare) finché, in difficoltà in patria, non ha la possibilità di andare a lavorare come autista a Roma per un'anziana signora. Ci resta un anno, prima di trasferirsi a Sanremo, dove conosce sua moglie Margherita. A causa della crisi economica, sposati e con tre figli, i due decidono di tornare in Ecuador. Finalmente il sogno di Luis Enrique, di avere una famiglia tutta sua, è soddisfatto, ma ora deve trovare il sistema di farla vivere dignitosamente. Ci riuscirà in patria o sarà costretto a tornare al di là dell'Oceano Atlantico?
188 pagine ricche di emozioni, di storie e di avvenimenti che hanno segnato l'esistenza di un'intera famiglia. E piene di motivi per dire grazie all'Italia, nazione che, seppur tra mille difficoltà, gli ha permesso di coronare il sogno della sua vita. "Grazie Italia" è perciò un ritratto interessante di come può essere difficile e dura la vita che affrontano gli stranieri, gli emigranti, in un paese diverso, ma è anche un'autobiografia in cui il filo conduttore è l'amore: amore verso la famiglia, verso la madre, verso la moglie, verso i figli.