Quindi la parola passerà allo stesso autore del testo, uscito quest’anno per BookSprint Edizioni (98 pagine disponibili anche in versione ebook).
“Un figlio mai nato” racconta la difficile vita di una donna che mette il suo amore al servizio dei bisognosi, e prima ancora offrendolo ad un bambino orfano che considererà sempre come sua figlio. Marco e Maria – questi i nomi dei due personaggi principali – saranno uomini di Chiesa, missionari e punto di riferimento per i diseredati ed i poveri al servizio dei quali dedicheranno l’intera esistenza. Il figlio, Don Marco riceverà anche il premio Nobel per la pace. È un sogno sulla possibilità e la speranza di vedere il bene, un giorno, trionfare, finalmente, sul male.
Il romanzo pone al centro della trama due figure eroiche e pacifiche, che con la forza della fede e della speranza nella bontà umana, combattono le ingiustizie tra mille sacrifici e privazioni, pur di raggiungere i loro propositi di pace e giustizia.
Ecco perché Barberio a voluto dedicare questo testo a Papa Francesco /
che e sempre vicino a chi soffre, / ai giovani agli immigrati / vorrei ricordare una frase di papa Francesco / “Un cristiano è sempre pieno di speranza; / non può mai scoraggiarsi”.
Vladimiro Barberio è da sempre impegnato in attività di volontariato a sostegno dei più deboli, sempre in lotta per i diritti da riconquistare. Questa spinta altruista e positiva permea l’intero romanzo. Non a caso Alessandro Rombola, autore della prefazione, scrive: «Non dice il vero Barberio quando apre la premessa sostenendo che si tratta di una storia inventata; in realtà nelle vicende dei protagonisti si può leggere la storia dell’autore e di ciascuno di noi, con tutte le speranze e le delusioni che la vita di ciascuno comporta. […] E allora leggiamo la storia di Marco e Maria con commozione ed ottimismo sapendo che se i personaggi del racconto sono di fantasia, i loro comportamenti sono molto più frequenti di quanto si pensi, basta guardarsi intorno».