2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Il mio momento che dedico a scrivere è la sera, oppure nel pomeriggio.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Preferisco la scrittrice Fallaci.
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata per far capire come è stata la mia vita, come si esce da un tunnel pieno di sofferenze ed abusi… ma il libro spiega anche come si esce vincenti.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ha influito molto perché mi ha insegnato i grandi valori di umanità e giustizia.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è raccontare la realtà di tutti i giorni.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto di me, senza tralasciare la realtà che ho vissuto.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì il mio amico ed avvocato di mille battaglie Alessandro Rombola', il dottor Fabio Fanfani, la mia famiglia e i miei amici.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia famiglia e ad un caro amico Direttore delle Acli di Bari, Giuseppe Brizzi.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sì.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che il futuro della lettura è sempre più in crescita verso l’audiolibro per i giovani e meno giovani.