5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Alberto Moravia, la sua scrittura semplice, emozionale, diretta ti trasmette e ti fa vivere il racconto.
6. E-book o cartaceo?
Un conto è avere un libro in mano si provano più emozioni, sembra di essere padroni del contenuto. Mentre l'e-book mi sembra meno efficace dal lato emotivo, ma certamente più efficace nella divulgazione dell'opera.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mi è sempre piaciuto scrivere, quando o imparato a usare il pc. mi sono reso conto che potevo realizzare quanto avevo sempre sognato scrivere.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ricordo quando lavoravo nei cantieri anche 10-11 ore al giorno, poi alla sera gli altri andavano al bar, io su un album da disegno iniziai a scrivere questa mia storia e questi mi prendevano in giro…ma io volevo far conoscere ai miei fratelli cosa e come avevo vissuto, oggi vale per i miei figli e nipoti.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Provo una gran gioia tanto da arrivare alle lacrime sia mie che di tutta la mia meravigliosa famiglia
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima a leggerlo è stata mia adorata moglie Luciana, si è felicemente commossa.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Nel nostro paese è riconosciuto che si legge molto poco, penso che tutto ciò che aiuta alla divulgazione dei libri, sia utile sempre tenendo presente che il libro è il libro.