Seguendo un percorso multidisciplinare in un saggio a metà tra l’analisi sociologica e la cronaca criminologica, ce lo spiega Vincenzo de Lisio nel suo “Satanismo e criminalità”, edito da BookSprint Edizioni in 102 pagine, disponibili anche in formato ebook, ricche di documentazioni e studi sul fenomeno, con una prima parte più prettamente sociologica ed una seconda più legata agli avvenimenti criminali.
Il satanismo, consiste nel culto verso la figura del diavolo, che viene adorato, invocato e venerato da uno o più soggetti…
Un fenomeno che è in larga ascesa, nei giorni nostri, soprattutto tra i giovani. Ragazzi, adolescenti o poco più che maggiorenni che si vendono a Satana nel nome dell’alcol, delle droghe, del sesso sfrenato, solo per giustificare questi comportamenti fortemente trasgressivi ma che non hanno nulla a che vedere con il culto del maligno, che non è né adolescenziale né disorganizzato.
Un libro facile ed accessibile a tutti, che è un viaggio nel mondo esoterico legato a Lucifero, ma che è anche conoscenza: conoscenza dei riti, delle dinamiche che sottostanno al satanismo ed al suo legame con i fatti di cronaca criminologici, sempre più diffusi nella nostra società secolarizzata e dipendenti da credenze esoteriche e pseudo-religiose, che pensavamo di aver abbandonato da secoli.
Eventi su cui cerca di far luce l’autore, nato a Campobasso nel 1968 e laureato in sociologia presso l’università Federico II di Napoli. Libero professionista ed esperto forense, Vincenzo de Liso trova il suo ambito d’azione nei campi della sociologia della devianza, della criminologia e delle scienze dell’investigazione, che dimostra di conoscere pienamente attraverso l’esposizione ampia e onnicomprensiva riscontrabile nel suo saggio “Satanismo e criminalità”.