98 pagine, disponibili sia in formato cartaceo che digitale, per un libro che nasce per caso, iniziando a raccogliere sul computer brevi frasi, e che poi si trasforma, in un anno, in una raccolta sensibile e delicata sull’umanità e sui sentimenti dell’essere umano. Il tema centrale è l’affermazione di un disagio, tipico dell’adolescenza, a vivere nel mondo, ma contemporaneamente un’incitazione alla lotta, a combattere per il raggiungimento della felicità che è molto più vicina di quanto in realtà possa apparire.
Martina Sergi, nata a Reggio Calabria nel 1999, oggi vive a Villa San Giovanni, sempre all’estrema punta meridionale dello Stivale, e frequenta il liceo classico. Sin dall’età di 7 anni, per puro divertimento, ha iniziato a scrivere, ampliando la passione per la letteratura già sbocciata in precedenza con la lettura. Ma è a 12 anni che, vincendo il secondo premio per un concorso scolastico dal titolo “Scrivere: passione e professione”, che comincia a capire che quello che vuole fare da grande è la scrittrice, perché vuole emozionare la gente come molti scrittori hanno emozionato lei. Così, quando il padre trova sul suo pc delle poesie, è convinto che siano di un autore già affermato e, invece, sono della promettentissima Martina, che le ha inserite in questa raccolta dal forte sapore positivo e ottimistico.
L’incomunicabilità tra le persone, il sentirsi nulla tra la gente, solo massa deforme che nessuno guarda e nota, il non riuscire a distinguere la bellezza che è tutta intorno a noi e la paura che i sogni possano essere uccisi dal cinismo e dalla realtà sono gli elementi chiave di “Il tutto nel niente”, una raccolta di poesie che merita davvero di essere apprezzata con gli occhi attenti e vivaci del bambino che è in noi.