Poesie e non poesie quindi. Una raccolta di “pensieri” che vogliono toccare il lettore nel profondo, nell’io. È un modo splendido per raccontare il mondo e le passioni, attraverso un codice violentemente nuovo, ma anche le nostre attuali, invisibili prigioni, siano esse di natura sociale, psicologica, commerciale, non ha importanza. Ai “pensieri” dell’autore sono affiancate foto e dipinti che talvolta completano, altre volte rafforzano, l’essenza delle parole che accompagnano.
La critica dell’opera di Tony Nicotra è proprio verso quella società delle immagini, del finto denaro, consuetudine nel mondo occidentale e specialmente europeo. È una critica non prevaricante nella struttura del testo, ma che oltre ad essere presente, più o meno velatamente, trova nell’opera anche la soluzione a se stessa. L’uomo è libero perché ha il potere di esserlo e questo stesso potere è quello che gli consente di cambiare gli eventi, la realtà stessa, azzerando il gap fra pensiero e azione. In “Io sono…. Libero” l’uomo è visto come somma delle energie, delle esperienze, delle gioie che vive, al di là degli schemi che vorrebbero incastrarlo in una religione, in un gruppo, in una parte del mondo, in un’altra.
Siamo esseri energetici, in multiformi fiumi d’energia. Siamo liberi, energia dentro energia, come gli impulsi elettrici in un fascio di elettroni.