La follia di un giovane uomo, la colpa di fanciulle considerate peccatrici, una serie di omicidi che sembra ricollegarsi alla caccia medioevale alle streghe, delitti apparentemente incomprensibili che gridano vendetta. Tutto questo è molto altro è “Prima Die – Redemptio”, il nuovo romanzo di Imperfectum. L’opera, edita dalla BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato della brochure cartacea, è un perfetto esempio di thriller noir con sfumature tardo medioevali e tanta, tanta suspense.
La trama. Tutte le vicende dei singoli girano intorno alla pazzia. Quella di un uomo che, dopo aver letto “Il Malleus Maleficarum”, un trattato sulle torture alle streghe del 1487, inizia a rapire e torturare alcune giovani donne, che considera colpevoli. I loro corpi vengono in breve tempo l’uno dall’altro ritrovati semi-carbonizzati. A cercare di fare luce sugli eventi una mente eccelsa, quella di un pluriricercato, l’unico che sembra aver capito – mentre tutti gli altri, compreso l’FBI, brancolano nel buio – il modo assolutamente preciso e maniacale con cui il serial killer rilascia le sue vittime…
240 pagine di sublime intensità. L’autore ha disegnato una storia che ritrova diversi elementi vincenti della letteratura thriller, unendoli alla conoscenza di tecniche di scrittura che gli permettono di entrare nella mente del lettore e di catturarne l’attenzione sin dalle prime batture. Il canovaccio è davvero intrigante, la suspense è presente fino all’ultima riga dell’ultimo capitolo, in un crescendo di emozioni e pathos che trovano nell’America, da New York alla California, il suo contesto ideale.
Imperfectum è il nome d’arte, lo pseudonimo, con cui l’autore del romanzo, si firma. Nome nato dalla passione che l’uomo ha per il passato, l’ammirazione per l’amore e la consapevolezza che ogni essere umano è imperfetto. La sua arte trova sfogo dove mare e cielo si incontrano. Imperfectum è, come egli stesso afferma, “un ologramma di infinite percezioni che trascendono dalle comuni emozioni, incidendo nelle pieghe umane amore e paura con saggia maestria”.